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giovedì 31 luglio 2014

I dieci film che hanno previsto il futuro - quando gli sceneggiatori scrivono in anticipo i soggetti delle stragi

1 – GANGSTER SQUAD - O meglio, come spiega il Time, nelle sale Usa sarebbe dovuto arrivare il prossimo 7 settembre il film “Gangster Squad”, ambientato nella Los Angeles degli anni ’40. Nella pellicola però era prevista una scena di una sparatoria in un cinema. Visto poi quanto successo ad opera di James Holmes, la produzione ha pensato di “ritardare” l’uscito della pellicola eliminando la scena incriminata “modificando” in postproduzione la storia così da non rendere troppo palese il taglio. Questa mossa ha fatto si che il film uscirà direttamente l’11 gennaio 2013.

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2 – THE WATCH

Lo scorso febbraio il vigilantes George Zimmerman uccise il teenager Trayvon Martin. Un atto di giustizia sommaria che non è passato sotto silenzio. Il film in questione parla di un’invasione aliena ma già dal titolo originario, Neighborhood Watch, lo sguardo del vicino, qualcuno avrebbe potuto sentirsi disturbato a causa della “freschezza” dell’atto di cronaca. il film è uscito il 27 luglio con il titolo “The Watch” e la locandina è stata cambiata sostituendo una pistola con la faccia dei protagonisti.

3 – DOTTOR STRANAMORE

Il 22  novembre 1963 Stanley Kubrick avrebbe dovuto presentare il suo film, peccato che lo stesso giorno sia stato ucciso il Presidente Kennedy. Il film venne sospeso visto il suo modo di trattare in maniera del tutto umoristica la figura del Presidente, un qualcosa di inadatto visto il momento in cui doveva uscire. Il film debuttò il 29 gennaio 1964.

Ebola, tutto quello che c’è da sapere sulla peggiore epidemia della storia

(immagine: Corbis Images)
(immagine: Corbis Images)

È salito ormai a più di 1.200 infezioni e 672 vittime il bilancio di quella che è stata definita la peggior epidemia di Ebola della storia. Aumenta inoltre il numero di paesi africani raggiunti dal virus: dopo Sierra Leone, Guinea e Liberia, ora anche la Nigeria deve fare i conti con la malattia. Patrick Sawyer, un cittadino liberiano atterrato lo scorso 20 luglio nella città di Lagos mostrando i sintomi del contagio è infatti deceduto venerdì scorso, e ora si teme per la possibile diffusione del virus in quella che, con oltre 21 milioni di abitanti, è la più grande città africana. Ma perché ebola fa tanta paura? Il problema è che si tratta di una malattia estremamente letale e contagiosa, per cui mancano ancora terapie o vaccini efficaci.

I sintomi.
Ebola è un virus che causa una febbre emorragica. Inizialmente la malattia si presenta con sintomi comuni, come febbre, dolori muscolari, debolezza, mal di testa, mal di gola, vomito e diarrea. In pochi giorni però i pazienti peggiorano, mostrando forti sanguinamenti sia interni che esterni, che possono eventualmente portare al decesso. Nei primi giorni dell’infezione la malattia può quindi essere facilmente scambiata per una semplice sindrome influenzale, con il rischio che i pazienti ignari diffondano il virus nei loro spostamenti, aiutati dall’altissima contagiosità del virus. La malattia presenta inoltre un’elevata mortalità, che per alcuni ceppi può raggiungere anche il 90%.

mercoledì 30 luglio 2014

I migliori tablet cinesi per Android




Come è successo per gli smartphone, divenuti ormai strumento inseparabile per la comunicazione quotidiana, così sta avvenendo adesso anche per il Tablet.
Usato da imprenditori e rappresentanti per la sua particolare praticità di trasporto , rispetto al pc, ma soprattutto perché consente di immagazzinare una serie praticamente infinita di dati e di interagire con i clienti e l’azienda agevolandone le comunicazioni ed i rapporti commerciali

I costi possono variare sia in base alla marca, che alle prestazioni del prodotto. Per venire incontro a questa esigenze è intervenuta l’industria del Sol Levante.
Naturalmente il mercato cinese, anche in questo caso, si è imposto in Europa offrendo prodotti di buona qualità ed anche minor costo.I prodotti in commercio sono tantissimi e sebbene anche la Cina propone diverse soluzioni all’avanguardia, spesso non è facile scegliere il prodotto giusto e, se non si hanno delle basi di conoscenze specifiche, si rischia di fare un acquisto errato o addirittura anche inutile.

Tra i migliori Tablet cinesi per Android, troviamo diverse tipologie di apparati da poter scegliere in base alle specifiche esigenze di ognuno. Questi articoli sono reperibili presso rivenditori del settore oppure, in particolare per alcuni modelli più sofisticati, si possono acquistare tramite internet direttamente dal paese d’origine del produttore. Consigliamo di acquistarli tramite Amazon.it, sito molto ben fornito ed affidabile.

Proviamo a guardare le proposte offerte dal mercato orientale.

ONDA V975M

Un buon acquisto è certamente il modello ONDA V975M, dotato di un processore ARM Cortex A9r4 da 2.0 Ghz, con 16 GB di spazio di archiviazione, uno schermo da 9,7 pollici tipo retina con risoluzione 2048*1536 ed Android 4.3. Con questo modello si possono effettuare splendide foto e riprese video, grazie alle due fotocamere da 5 e 2 megapixel. E’ dotato di porta micro USB con supporto OTG, slot per micro SD ed ingresso per cuffie auricolari con jack da 3,6 mm.

Fracking, così si estrae il petrolio: come funziona e quali rischi

 Il fracking o fratturazione idraulica è una tecnologia per estrarre petrolio e gas naturale dal terreno. Nelle trivellazioni di pozzi, tra i 1500 ed i 6mila metri di profondità, vengono immessi acqua, solventi chimici e sabbia. Sfruttando la pressione esercitata nel terreno il gas naturale ed il petrolio sgorgano fino in superficie, dove vengono immagazzinati. Ma questa tecnica di estrazione, usata per la prima volta nel 1947 negli Stati Uniti, non è del tutto sicura per l’ambiente. Le falde acquifere sono ad alto rischio di inquinamento con il fracking e per questo motivo alcuni paesi hanno posto delle limitazioni o hanno addirittura vietato il suo utilizzo. C’è poi il rischio di terremoti, seppur localizzati nella sola zona soggetta ad estrazione, innescati dalle fratture.

Fracking

COS’E’ IL FRACKING – Il fracking è una tecnica di estrazione che sfrutta la pressione di tonnellate di acqua e sostanze chimiche immesse nel pozzo per fratturare uno strato roccioso. Tali fratture facilitano l’estrazione di idrocarburi, come il petrolio ed il gas naturale, che una volta immagazzinati possono essere raffinati.

La prima fase è la trivellazione del pozzo che viene perforato orizzontalmente tra i 900 ed i 1500 metri a profondità di circa 3mila metri. All’interno della perforazione viene inserito un tubo rivestito di cemento e poi delle piccole cariche vengono fatte esplodere all’interno del perforatore. In questo modo si creano dei piccoli fori nel tubo che lasciano il passaggio di acqua e sostanze chimiche nel sottosuolo.

CycleAT, il sensore che manda la pressione delle ruote all’iPhone

CycleAT

La pressione delle ruote in una bici o in una moto è molto importante. In base alla pressione cambia l’aderenza alla strada e questo influisce sulla velocità. Un fattore che si collega allo sforzo per le gambe in bici e al carburante consumato in moto. Quindi come monitorarla?

RDV Labs, una startup californiana, ha realizzato il CycleAT: un sensore da posizionare nel foro delle ruote, per monitorare la pressione costantemente. Il dispositivo manda le informazioni allo smartphone con il bluetooth e, mediante un’app, è possibile monitorare i parametri come pressione, temperatura, velocità e mappa di percorrenza.

lunedì 28 luglio 2014

Samsung ha pronto un visore per la realtà virtuale

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Se c’è una compagnia hi-tech ansiosa ogni volta di buttarsi a capofitto in un settore potenzialmente fruttuoso, quella è Samsung. L’ha fatto con phablet e smartwatch, e il caso della realtà virtuale lo conferma. Da qualche settimana infatti è trapelata l’indiscrezione che i coreani starebbero lavorando con i ragazzi di Oculus Vr su un visore per la realtà virtuale, e da allora continuano a emergere dettagli sul dispositivo. L’ultimo rumor è di poche ore fa e, oltre a confermare dettagli già conosciuti, rivela nome del prodotto: Samsung Gear Vr.

Si sapeva già che il visore Samsung sarebbe stato di tipo modulare: non esattamente un prodotto alla Oculus Rift, quindi, ma piuttosto un incrocio tra quest’ultimo e la filosofia di Google Cardboard. Una sorta di guscio, pensato per contenere uno smartphone Galaxy che fornirà i sensori di movimento e farà da display e unità di elaborazione.

Saldi estivi: sconti fino al 50% su Play Store di Google

Saldi-estivi-sui-giochi-App-Android-su-Google-Play

Come ogni anno i mesi di Luglio e Agosto sono tra i piú attesi dagli utenti non solo per scegliere la meta piú adatta alle proprie vacanze, ma anche per i saldi di fine stagione. Ma i saldi non sono attesi soltanto nel settore abbigliamento perché gli appassionati del robottino verde in questo periodo attendono che il PlayStore di Google lanci le sue promozioni. A parire da oggi lo Store inizia i saldi estivi con sconti fino al 50% sui giochi:

CloudBit, tutte le cose in Internet

Lungi dall'essere l'ennesima "piattaforma" iper-standardizzata calata dall'alto per far funzionare e armonizzare insieme il gadgettume della cosiddetta Internet delle Cose, CloudBit ambisce piuttosto a fornire gli strumenti con cui espandere le possibilità di interconnessione telematica agli oggetti di tutti i giorni, che con la telematica hanno poco o nulla a che fare.

CloudBit rappresenta in effetti l'ultima offerta (in ordine di tempo) di LittleBits, start-up newyorkese che realizza componenti elettronici in grado di combinarsi tramite un attacco magnetico, un approccio modulare che invoglia allo sviluppo di prototipi o di applicazioni innovative partendo da un "kit" di moduli dotati di funzioni base.



domenica 27 luglio 2014

VIDEO: QUESTI QUI GIOCANO A DOOM SU UN BANCOMAT

Sì, avete letto bene. Un team australiano si è preso il tempo di aprire e modificare un ATM (un bancomat, da noi) per giocare il classico FPS di id Software, utilizzando i controlli integrati nello strumento. Non si tratta dell’hackpiù difficile del mondo, eh: ATM come questi usano comunque Windows XP, ma farci girare un gioco richiede comunque una certa dose di abilità e conoscenze.

La sicurezza e le password quali sono i rischi che si corrono?? Ecco come dormire sonni tranquilli





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Nella vita di tutti i giorni  ognuno di noi deve confrontarsi con molteplici sistemi elettronici che contengono dati sensibili e che sono nella maggior parte dei casi  protetti da password.
Basti pensare ai nostri smartphone, tablet e Pc, che pur essendo colmi di dati personali sono sempre sotto gli occhi di tutti, a differenza dei dati online come i conto correnti i dati previdenziali, dati estremamente preziosi e molto appetibili ai malintenzionati.

Sense, il sensore per monitorare la stanza in cui dormirete

Sense

Dormire è una delle fasi della giornata più importanti. Se non avviene in modo corretto, con continui risvegli durante la notte, la mattina seguente saremo ancora più stanchi e diventerà un’impresa affrontare la giornata. A tal proposito una startup, che si chiama Hello, ha prodotto Sense.

Questo sensore ricorda i deodoranti da interni. Ma Sense non contiene liquidi, bensì dell’hardware utilizzato per monitorare la stanza in cui dormiamo. Il sistema è composto da due parti: un sensore da posizionare sul cuscino e un’unità centrale da appoggiare sul comodino.

Blink, il sistema wireless per osservare la propria abitazione a distanza

Blink

Con l’aumento della povertà in Italia aumenteranno anche i furti. È tristemente inevitabile e spero proprio che le forze dell’ordine abbiano la forza di fare il loro dovere. A noi comuni cittadini non resta che monitorare le nostre abitazioni, soprattutto quando siamo fuori.

A tal proposito una startup ha creato Blink. Questo accessorio è funzionale e senza fronzoli. È una webcam wireless che non ha bisogno di fili. Così la potete posizionare dove volete nella stanza, anche nascosta tra gli oggetti. Utilizzando la rete WiFi, Blink registra solo se rileva dei movimenti in un ambiente. La registrazione avviene sui server dell’azienda, senza costi aggiuntivi.

Google vuole diventare (anche) il tuo medico curante, ecco come

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A quanto pare, Google ha deciso di darsi alla biologia molecolare, e come suo solito ha deciso di fare le cose in grande. Secondo il Wall Street Journal, l’azienda di Mountain View avrebbe avviato uno studio senza precedenti volto a fissare lo standard definitivo per la salute umana.

In parole povere: un team di ricerca raccoglierà (in modo anonimo) informazioni genetiche e molecolari da 175 pazienti con l’obiettivo di valutare quali esatti parametri debba rispettare un individuo per potersi considerare in perfetta salute.

L’iniziativa, sviluppata sotto il nome di Baseline Study, sarebbe stata affidata a un noto biologo molecolare di nome Andrew Conrad. Il team da lui guidato si occuperà di prelevare ogni genere di fluido corporeo (urina, sangue, saliva, lacrime etc.), e di eseguire sui soggetti esaminati ogni genere di test e analisi, il che significa che di ogni individuo verrà archiviato il genoma, la storia genetica dei famigliari, la sua storia clinica, nonché una serie di informazioni sulle sue abitudini di vita.

martedì 22 luglio 2014

Driveless car, per l'FBI sono le prossime armi letali





Le auto prive di pilota potrebbero essere le prossime armi letali al servizio dei criminali. L'allarme arriva da un report riservato dell'FBI finito nella mani del quotidiano inglese The Guardian e rilancia il dibattito su pro e contro di una tecnologia concepita per migliorare la sicurezza dei veicoli su strada.

Anche se per ora le varie driveless car restano dei prototipi il cui arrivo sul mercato di massa è piuttosto incerto (almeno nei tempi), l'agenzia investigativa ha analizzato i mutamenti che potrebbero richiedere nella lotta al crimine. I principali sono quelli che l'FBI include nella sezione "multitasking", con i malintenzionati liberati dal dedicare la propria attenzione alla strada, di cui si occuperà il pilota automatico.

Le forze dell'ordine, ad esempio, prospettano dunque complicazioni durante gli inseguimenti, dovendo far fronte al contempo alla fuga dell'auto e alle trappole o agli spari del fuorilegge, che rispetto ad ora avrebbe maggiore facilità nell'agire in solitaria. Senza contare il ricorso a mappe e connessione web per scovare vie di fuga poco trafficate e complicare le operazione degli agenti.

Il paleo-dentifricio di 2000 anni fa

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Il suo nome scientifico è Cyperus rotundus, ma chi lavora la terra la conosce come erba pepa, zigolo infestante, quadrella: è una pianta infestante difficile da debellare, tanto diffusa e fastidiosa da meritarsi il soprannome di "peggiore erbaccia del mondo".

Se non puoi estirparla... mangiala. Anziché combatterla, i nostri antenati la ingerivano, e a giudicare dallo stato dei loro denti si direbbe avessero ragione loro. Tracce del consumo di questa pianta sono state trovate nella placca dentale di una comunità agricola vissuta a Al Khiday, in Sudan, 2 mila anni fa.

Sempre nel piatto. Le analisi del materiale trovato tra i denti dei 20 scheletri fanno pensare che l'erba pepa fosse un elemento costante della loro dieta, benché a quell'epoca le tecniche agricole fossero già piuttosto avanzate, e quelle popolazioni avessero a disposizione cibi ben più allettanti. Il motivo della strana preferenza alimentare si evince forse dalle condizioni del "sorriso" dei resti esaminati.

Hiv, virus eliminato per la prima volta da una cellula umana

(foto: Getty Images)
(foto: Getty Images)

Quello dell’Hiv è un virus tenace, si sa. Lo dimostra purtroppo il caso della bambina del Mississipi sottoposta a poche ore dalla nascita alla terapia con anti-retrovirali, che aveva acceso le speranze della comunità scientifica rimanendo per due anni funzionalmente libera dal virus, e che proprio di recente è invece tornata a mostrarne traccia nell’organismo. Dalla Temple University però arriva oggi una novità promettente. In uno studio pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences i ricercatori americani descrivono infatti il primo successo mai ottenuto nell’eradicare completamente il virus dell’Hiv da una cellula umana. Solo un primo passo è vero, ma fondamentale, verso una cura permanente dall’Aids.

La tecnica utilizzata dai ricercatori della Temple University sfrutta due strumenti: un frammento di Rna (chiamato gRna) capace di rintracciare il dna del virus all’interno del nucleo, e una combinazione di enzimi in grado di tagliarlo via, eliminandolo dalla cellula. Nel loro studio i ricercatori hanno utilizzato questo approccio terapeutico su diverse linee cellulari umane infettate dal virus (tra cui i linfociti T, principale bersaglio dell’Hiv), dimostrando che è in grado di eliminare definitivamente dalle cellule i 9.709 nucleotidi che formano i geni della malattia, e che i normali meccanismi di riparazione del dna permettono poi alle cellule di tornare a lavorare normalmente.

lunedì 21 luglio 2014

Gofor, l’app che ti manda un drone se ti serve

Gofor

Siete in un luogo con un panorama fantastico e desiderate una foto dall’alto che vi immortali con tutto quello splendore. Allora che fare, lanciare la fotocamera in aria sperando che lo scatto vi colga? No, sbagliato, meglio chiamare un drone.

La società Gofor ha attivato un progetto per coprire delle aree con dei droni. Quando ve ne serve uno basta aprire l’app, geolocalizzarsi e attendere. Il drone arriverà non appena possibile, offrendo l’opportunità di seguirne i movimenti su una mappa.

Infinity ora è anche su Chromecast. Ecco come funziona e quanto costa

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Infinity allarga i suoi confini. Dopo il lancio su tablet, smartphone, smart TV, PC e console, il servizio ad abbonamento creato da Mediaset per guardare film in streaming sbarca ora su Chromecast, la chiavetta di Google che consente di trasformare qualsiasi televisore (purché dotato di un’uscita Hdmi) in una smart-tv.

È il risultato di una partnership tecnologica con Accenture nata col preciso scopo di abbassare i costi di ingresso per la visione sul grande schermo del catalogo cinematografico della società di Cologno Monzese. Da oggi - hanno spiegato i responsabili delle due aziende - basteranno 35 euro (a tanto ammonta il prezzo di un’unità Chromecast acquistabile su Google Play ) per diventare fruitori del servizio di video on-demand di Mediaset.

Il verme mutante che non si ubriaca: aiuterà a curare l'alcolismo

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SI CHIAMA C. ELEGANS e nel 2002 ha vinto un Nobel per la medicina "insieme" agli scienziati Brenner, Horvitz e Sulston. C. elegans, però, è un verme. E per le sue caratteristiche  è protagonista di numerose ricerche. Una delle ultime, condotta da Jon Pierce-Shinomura dell'Universita del Texas, lo ha trasformato in un verme mutante che non si intossica con l'alcol. La ricerca che ha portato a sviluppare il verme "anti-sbornia" potrebbe, secondo gli autori, aprire la strada a nuovi medicinali per l'alcolismo. L'invertebrato è stato creato inserendo un "alcol target" umano modificato al suo interno, una molecola delle cellule nervose che si lega con l'alcol. Gli scienziati hanno anche modificato un canale del potassio nelle membrane cellulari, rendendolo insensibile all'alcol e consentendogli di continuare con le sue funzioni normali nonostante i "drink".

Il più grande redattore di Wikipedia è un bot

La quantità dei software contro la qualità del linguaggio umano. È l'annoso problema su cui verte il dibattito degli appassionati di Wikipedia, l'enciclopedia online che grazie al lavoro di volontari conta attualmente più di trenta milioni di voci in 287 lingue. La questione è tornata di moda dopo aver scoperto che l'autore più prolifico è Lsjbot, un software che annovera nella bacheca personale circa 2,7 milioni di articoli. Una cifra pari all'8,5 per cento dell'intera enciclopedia, impossibile anche soltanto da avvicinare per gli esseri umani: compreso Sverker Johansson, padre del bot in grado di scrivere fino a 10mila articoli al giorno.

Seppur non sia una novità assoluta il ricorso ai robot per formulare determinati tipi di voci - basti pensare alla rapida diffusione di bot anche tra i più popolari media del mondo, dal Guardian all'Associated Press - i numeri di Lsjbot fanno discutere, così come il suo operato confinato alla lingua svedese e al cebuano e waray-waray, idiomi parlati nelle Filippine, paese di origine della moglie di Johansson.

Estar Takee, lo smartphone olografico

(Foto: Estar)
(Foto: Estar)

La compagnia che produce il Takee, la cinese Estar, lo chiama “il primo smarphone olografico”. È stato presentato in queste ore, ma sta già sollevando qualche dubbio, perché il modo in cui le immagini vengono generate potrebbe avere poco di olografico e un pizzico di già visto. Dove? In un altro prodotto molto recente e tra poco disponibile sul mercato, il Fire Phone di Amazon che da mesi fa discutere curiosi e osservatori per via del suo schermo capace di generare immagini 3d (ma che a ben vedere poi così tridimensionali non sono).

Personal Drone Detection System, il sistema anti-drone casalingo

Arriva l'anti-drone casalingo

Vista la diffusione dei droni era inevitabile che arrivasse anche un sistema per localizzarli. Si chiama Personal Drone Detection System (PDDS) e, come suggerisce il nome, è un oggettino personale, di uso casalingo, alla portata di tutti. Appena sbarcato su Kickstarter, il sistema si compone di tre parti, due sensori e un’unità centrale che li coordina. Una volta connesse tra loro queste tre scatolette bianche e nere con grandi antenne creano una rete che riesce a localizzare la posizione dei droni triangolando il segnale che viene dal loro trasmettitore di bordo. L’area coperta è di circa 15 metri e in caso trovi qualcosa di sospetto, il Personal Drone Detection System invia un segnale visivo o sonoro su smartphone, tablet o computer.

domenica 20 luglio 2014

GoTenna, l’antenna esterna portatile per iPhone

GoTenna

Se ponete l’iPhone in modalità aereo, con nessun WiFi nelle vicinanze, riuscireste a comunicare con un amico? Ovviamente no. In realtà c’è un sistema e si chiama GoTenna. Il sistema utilizzato è molto semplice.

In pratica il collegamento telefonico avviene perché ogni antenna ripete il segnale di un’altra antenna. Se siete in una cella dove questo segnale si ripete, mediante lo smartphone potete collegarvi alla rete e usarla. GoTenna crea un collegamento diretto, come se aveste un’antenna personale tra voi e la persona desiderata. Ovviamente anche quest’ultima dovrà avere una GoTenna.

NOVARTIS E GOOGLE INSIEME PER LENTI A CONTATTO CON TECNOLOGIA "SMART"

L’ accordo è il primo passo in un percorso di evoluzione tecnologica avviato da Novartis per la gestione di diverse patologie.


Foto: Google Inc

Google e Novartis insieme per lavorare su una lente a contatto intelligente che controlla i livelli di zucchero nel sangue e corregge la visione, l'ultimo di una serie di prodotti tecnologici destinati per controllare le funzioni del corpo.

Le lenti intelligenti, che Google ha presentato nel mese di gennaio, sono parte di un numero crescente di tecnologie e prodotti software indossabili utilizzati per monitorare la salute e fitness. Il mese scorso, Google ha debuttato la sua piattaforma Google Adatta a monitorare i parametri di salute, come il sonno e l'esercizio fisico, sui dispositivi che eseguono il suo sistema operativo mobile Android.

Le lenti intelligenti contengono un minuscolo sensore che trasmette i dati sul glucosio contenute nel liquido lacrimale con una altrettanto minuscola antenna.
Il monitoraggio dei livelli di glucosio attraverso le lenti potrebbe rivelarsi più facile e più completo rispetto alle tecniche attuali, che generalmente richiedono i diabetici a pungere le dita per le gocce di sangue.

130 Microsoft Ebook gratis: Windows 7/8, Office, SharePoint, etc.


130 Microsoft Ebook gratis: Windows 7/8, Office, SharePoint, etc.

Era già successo in precedenza, ed ora é successo ancora.

Microsoft ha reso disponibile gratuitamente una grande collezione di 130 Ebook Tecnici che coprono praticamente l'intero arco dei Programmi, Applicazioni e Servizi recenti: Windows 8.1, Windows 8, Windows 7, Office 2013, Office 365, Office 2010, SharePoint 2013, Dynamics CRM, PowerShell, Exchange Server.

venerdì 18 luglio 2014

OnePlus One: smartphone high-end ma economico



Chi di noi non vorrebbe uno smartphone top di gamma al prezzo di un telefono di fascia media? E’ sicuramente un’offerta allettante che il mondo tecno con vede l’ora di poter toccare con mano. In principio fu Xiaomi col suo Xiaomi Phone, poi Oppo, oggi il paladino della rivoluzione “made in china” che prevede di sconvolgere il mercato (e probabilmente ci riuscirà considerate le richieste abnormi) è il nuovo OnePlus One, nuovo super telefono high-end (ossia di fascia alta, altissima in questo caso) dal costo molto competitivo se consideriamo le caratteristiche tecniche e gli sfidanti con cui si propone di competere.

OnePlus One
OnePlus One

Due sono le versioni: quella da 16gb a 269€ e quella da ben 64gb ad appena 30€ in più, 299€. E già qui i fan boy troverebbero vaste argomentazioni per giustificare la loro scelta. Non piace a tanti la scelta di abbinare un colore ad una specifica tecnica quale la dimensione della memoria. Infatti il 16GB sarà solamente bianco, per la precisione silk white, mentre il 64Gb sarà realizzato nero (Sandstone Black). Tra qualche mese però sarà possibile scegliere tra cover in legno e denim.
E anche se il nome rimanda ad Htc occorre chiarire che con la casa di Taiwan ha poco da spartire.

Scheda tecnica da urlo

PROCESSORE: Partiamo dal cuore di questo One, ossia la CPU. La scelta è ricaduta sullo stesso scelto per Galaxy S5, uno SNAPDRAGON 801 4x Core2.5GHZ, fratello appena maggiore di SNAPDRAGON 800 4x Core2.3GHZ montato su Nexus 5. OnePlus fa subito capire a quale utenza vuole arrivare. Ma mentre tutti gli altri top gamma che montano questo processore scelgono 2GB di RAM (HTC M8 e S5 su tutti), One ne mette a disposizione 3GB. Anche se in questo settore è spesso il software a fare la differenza, lo sa bene Apple.

Donna o macchina?

Vi presentiamo le ultime creazioni del professor Hiroshi Ishiguro dell'Università di Osaka: sono così realistiche che fanno paura e fungeranno da guida robot al Museo Nazionale della Scienza e dell'innovazione in Giappone (Miraikan).
Il museo accoglierà tre robot, Kodomoroid dall'aspetto giovanile (la parola Kodomo significa "figlio"), Ontonaroid la femmina adulta (la parola Otona significa "adulto"), e Telenoid, simile ad un bambino. Con l'eccezione per Telenoid, questi robot sono straordinariamente realistici, hanno facce espressive e sono progettati per muoversi e comunicare come persone reali. 

Il primo robot Otonaroid, che è stato "ingaggiato" da parte del museo come comunicatore, ha lunghi capelli scuri, maniere eleganti, ed è in grado di dialogare direttamente con i visitatori: si siede su un divano, risponde ai commenti e si dice che sia in grado di portare avanti una vera e propria conversazione generale.

Japan Robots
SHIZUO KAMBAYASHI / ASSOCIATED PRESS

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Renzo Pizzicaroli


L’iPhone saprà distinguere il suo padrone

brevetto modi uso

Dite la verità: quando accendete l’iPhone compite sempre quelle azioni classiche ripetute ogni volta. Una sorta di rito, anche inconscio, che vi porta, chessò, a vedere Facebook, poi Twitter, poi Whatsapp e poi altre cose. Sempre in quest’ordine, ripetuto ad ogni accensione del telefono.

Apple vuole comprendere questi riti tecnologici e insegnarli ad iOS. Il sistema operativo mobile, in pratica, comprenderà le vostre abitudini come fa, in certi aspetti, vostra madre o il partner. Se dovesse palesarvi una persona uguale a voi, credete riuscirebbero ad accorgersene?

L’iPhone saprà rilevare i tamponamenti con le altre auto

brevetto collisione

La tecnologia del Bump, applicazione poi comprata da Google, consente di far comunicare due dispositivi dando, con il dispositivo chiuso nella mano, un urto al dispositivo ricevente. Questa scossa, che attiva gli accelerometri di entrambi, consente di utilizzare il WiFi Direct o il bluetooth per scambiare informazioni.

Apple ha lavorato su questo sistema e lo ha esteso ad un livello più grande. Integrando le informazioni provenienti anche dal GPS, è possibile comprendere se c’è stato un urto a una velocità maggiore. Il brevetto integra un sistema che riesce a comprendere se due iPhone si incontrano ad una velocità troppo elevata per un comune trasferimento di file, e traduce la cosa in un tamponamento.

Facebook Mentions, l’app pensata per i profili verificati

Facebook Mentions

“Per caso stavate parlando male di me?”. È una delle frasi più ricorrenti da chi sa di essere al centro dell’attenzione, ma teme di essere messo in cattiva luce. Una tipica attitudine che colpisce i VIP, o chi si sente tale. Si è sempre curiosi di sapere cosa pensano gli altri, o dicono. Quindi si va alla ricerca di discussioni.

A tal proposito Facebook ha creato una perniciosa app destinata solo ai profili che hanno ricevuto la verifica ufficiale. Quindi attori, calciatori, cantanti e altre persone di rilievo che posseggono la verifica della loro pagina, possono usare Facebook Mentions per andare a scoprire chi parla di loro e cosa dicono, con la possibilità di inserirsi della conversazione e causare, molto probabilmente, delle bagarre senza fine.

giovedì 17 luglio 2014

Ascend P7, ecco il miglior smartphone per selfie di qualità.

All'innovazione non c'è limite. E allora, per gli amanti della tecnologia ecco in arrivo l'ultimo ritrovato, pronto a dare battaglia ai colossi della telecomunicazione Apple e Samsung: più leggero, potente ed economico, garantisce selfie di alto livello.
Questo smartphone di ultima generazione si chiama Ascend P7 e, presentato a Parigi dalla cinese Huawei, sbarcherà a fine mese in Europa e Asia. Un cellulare dalle grandi prestazioni che sfrutta tutte le tecnologie, con particolare attenzione ai gusti e alle esigenze dei consumatori. Una fotocamera frontale da 8 megapixel pronta a garantire selfie di alta qualità e livello, la moda degli ultimi tempi, ottenendo risultati di gran lunga migliori rispetto ai 1.2 dell’iPhone e i 2 dell’S5. La fotocamera posteriore invece è da 13 megapixel con sensore Sony di quarta generazione e 3600 ISO, consentendo nitidezza anche con poca luce.
Uno smartphone super leggero, da soli 124 grammi di peso e 6,5 millimetri di spessore, con schermo touch, sistema operativo Android KitKat 4.4 e un display da 5 pollici full HD. Sfrutta, ovviamente, la tecnologia di connessione mobile di quarta generazione, Lte, optando automaticamente per la tradizionale 3G in assenza di copertuta.

Video e foto in 3D: ecco il tablet di Google

Un tablet in grado di riprodurre la realtà virtuale come mai accaduto prima. E’ la nuova sfida lanciata da Google, sempre attenta alle mode e alle innovazioni del momento, pronta a mettersi in gioco con tavolette da 7 pollici di ultima generazione.

Due fotocamere posteriori a raggi infrarossi e sensori di movimento sui tre assi in grado di catturare immagini tridimensionali grazie ad un software avanzato. Una tecnologia capace di scattare foto e registrare video in 3D riproducendo la percezione di spazio e movimenti simili alla realtà. Una sfida ambiziosa ma pronta a concretizzarsi quanto prima.

Creato materiale super-idrorepellente che crea palloni d’acqua

Questo è un articolo che ho tradotto dal sito iflscience.com, questo sito è nato inizialmente come una semplice pagina facebook che, mostrando il lato divertende della scienza, ha saputo raccogliere 15.799.117 follower diventando così una vera e propria pagina di informazione scientifica.

L’articolo originale dal nome Superhydrophobic Material Developed That Makes Water Bounce Like A Ball lo potete trovare al seguente indirizzo: Link


Photo credit: Brigham Young University

Gli ingegneri dalla Brigham Young University (BYU) stanno sviluppando un materiale estremamente impermeabile che credono potrebbe migliorare l’efficenza di entrambe le centrali elettriche e sistemi di energia soloare. Questa superfice, chiamata superhidrophobic surface, è estremamente difficile da bagnare poichè costringe l’acqua ad aggregarsi e a formare perline che si fermano sulla superfice.

In natura si possono osservare numerosi esempi di superfice super-idrorepellente come le pime d’anatra, le ali delle farfalle e le foglie di loto. Queste superfici respingono efficacemente l’acqua, costringendo l’acqua ad aggregarsi e a formare piccole perle poichè questa è più attratta da se stessa che dalla superfice. Questo ha ispirato numerosi ingegneri del campo della biomedica, dove gli sceinziati provano ad imitare gli elementi della natura per risolvere problemi.

Dalla fantascienza alla realtà, il robot K5 che previene il crimine



Nasce tutto da una start-up americana che si è presentata alla fiera della California Plug and Play Expo, ottenendo il premio di miglior prodotto della Silicon Valley.

Knightscope, questo il nome della start-up, ha presentato un progetto innovativo ma che ognuno di noi è stato abitutao a vedere in numerosi film di fantascienza: un robottino con l’aspetto molto simile al famosissimo R2D2 della saga Guerre Stellari ma con le abilità dell’ancora più famoso Robocopo.

ImmagineNon stiamo parlando di un nuovo film di fantascienza, questo robot di nome K5 è reale e si dichiara in grado non solo di riuscire ad individuare un crimine o una situazione di pericolo ma addirittura in grado di prevenire il crimine prima che questo sia commesso!