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mercoledì 21 novembre 2012

Crush: la carta ecologica prodotta da scarti agroindustriali


 Una nuova carta, ecologica e colorata, realizzata con scarti agroindustriali. Si chiama Crush ed è prodotta dalla cartiera italiana Favini. Come? Con residui di mais, agrumi, kiwi, olive, mandorle, nocciole e caffè, che sostituiscono fino al 15% della cellulosa proveniente da albero e che vengono meticolosamente mixati in modo da produrre sette diverse tonalità di carta che nascondono nella trama i segni delle materie prime. Una linea dunque di sette prodotti, diversi non solo nel colore ma anche al tatto: la carta al caffè è più ruvida infatti di quelle ricavate dal mais o dagli agrumi.


Favini propone dunque un modo originale di riutilizzare gli scarti della filiera industriale. I residui agroindustriali, infatti, sono tipicamente utilizzati come integratori in zootecnia oppure come combustibile per la produzione di energia, se non eliminati in discarica. “Noi abbiamo scelto di intraprendere una via ancora mai percorsa, utilizzando questi scarti, disponibili in grande quantità sul mercato, in modo alternativo, come materia prima nobile per produrre carta. Dandogli una nuova vita, anzi cinque, considerato che una carta di alta qualità può essere a sua volta riciclata ben cinque volte” spiega Michele Posocco, brand manager di Crush.

giovedì 4 ottobre 2012

Smart INSECT: le più moderne tecnologie d’interazione uomo-macchina


La Smart INSECT – che a parte il nome e la forma non ha nulla a che fare con la Smart Fourtwo di Mercedes Benz – è una concept car attraverso cui Toyota punta integrare tutte le più moderne tecnologie digitali per facilitare l’interazione tra il guidatore e la vettura.

Attraverso il riconoscimento vocale, gestuale e facciale, il guidatore potrà interagire con la vettura in maniera naturale e intuitiva. Addirittura sarà possibile stabilire una sorta di dialogo, con l'auto che accende i fari quando riconosce il proprietario e lo saluta vocalmente o in forma scritta attraverso un pannello digitale, proprio come una Kitt qualsiasi. La Smart INSECT si "permetterà" persino di suggerire posti dove andare, come un ristorante o un locale, in base alle preferenze del proprietario registrate nel corso del tempo.

venerdì 7 settembre 2012

L’auto elettrica fa il pieno con il vento, ecco la prima stazione a energia eolica


Arriva la prima stazione di ricarica per veicoli elettrici al mondo integrata con un sistema eolico di produzione di energia. Il sistema è composto dalle turbine eoliche verticali di Urban Green Energy (Uge) e dalla stazione di ricarica DuraStation, la colonnina di prima generazione di General Electric (Ge). La prima stazione di ricarica a energia eolica ‘Sanya Skypump’ è stata installata da Uge Iberia vicino a Barcellona, presso il quartier generale di Cespa, la filiale di servizi ambientali di Ferrovial Servicios, il più grande investitore del mondo in infrastrutture per il trasporto privato. Ulteriori installazioni di Sanya Skypump saranno effettuate nel corso dell’anno negli Usa e in Australia presso centri commerciali, università e altri luoghi.


Il sistema integrato coniuga la capacità di produzione di energia della turbina eolica di 4 K di Uge alla capacità di ricarica della colonnina DuraStation di Ge, in una singola unità che contiene al suo interno tutti i sistemi elettrici necessari. Progettata per il settore commerciale e pubblico, Sanya Skypump offre energia attraverso DuraStation, la soluzione di prima generazione per la ricarica dei veicoli elettrici di Ge, progettata per dare un grande impulso all’adozione dei veicoli elettrici plug-in grazie alla riduzione del tempo necessario per ricaricare il veicolo.

sabato 1 settembre 2012

Fabbriche di energia sull’oceano


Negli Stati Uniti, di fronte alle coste dell'Oregon, sta per iniziare un progetto sperimentale di sfruttamento dell'energia del moto ondoso. Dieci turbine sommerse produrranno energia pulita in gran quantità.
Ocean power technologies 233588
Energia dal mare -Produrre energia pulita e rinnovabile dal mare è uno degli obiettivi che gli ingegneri inseguono da anni. L'oceano - con le sue onde - ha un'infinita quantità di energia da regalare all'uomo ed è così grande che è impossibile non trovare un posto dove installare una centrale che sfrutti il moto ondoso. Negli Stati Uniti, di fronte alle coste dell'Oregon, è uno di questi posti. La Federal Energy Regulatory Commission americana ha infatti approvato nei giorni scorsi il progetto di Ocean Power Technologies: dieci turbine sommerse per produrre 1,5 MW.