John Grotzinger, il responsabile della ricerca scientifica effettuata su Marte dalla sonda Curiosity della NASA, l’ha definita come “una scoperta che andrà nei libri di storia” e ora c’è grande attesa per il 3 dicembre, giorno in cui, al convegno della Società geofisica americana, questa scoperta verrà annunciata al pubblico che per ora può solo fantasticare su cosa possa aver scoperto il rover marziano sul Pianeta rosso.
Dopo più di 100 giorni dal suo atterraggio su Marte dunque, Curiosity – 900 chili al decollo, 2.6 miliardi di dollari il costo, 10 strumenti scientifici a bordo – avrebbe scoperto qualcosa di sensazionale nel cratere Gale, luogo delle ricerche prescelto dagli scienziati con la sicurezza che sia il miglior spazio in cui cercare tracce di vita passata. La scoperta sembrerebbe opera del SAM (Curiosity’s Sample Analysis at Mars), che comprende uno spettrografo di massa, un cromatografo di gas e uno spettrografo laser, per trovare composti di carbonio, come il metano, le tracce di idrogeno e di ossigeno.