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Visualizzazione post con etichetta Wi-Fi. Mostra tutti i post
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venerdì 15 febbraio 2013

Rete Mesh WiFi per comunicare senza SIM


Telefonare, inviare Messaggi, condividere File tra SmartPhone senza peró utilizzare nessuna infrastruttura di rete mobile, sembra impossibile ma con la nuova App Serval Mesh puoi farlo facilmente creando, senza necessità di nessun altro hardware, una Rete Mesh WiFi.

Il progetto Serval ormai da qualche anno sta lavorando per allargare la comunicazione anche dove geograficamente e finanziariamente non é possibile, e dove / quando eventi naturali interrompono i normali servizi e infrastrutture di telefonia cellulare.

Serval Mesh é stata già utilizzata dalla Croce Rossa Nuova Zelanda in test sul campo lo scorso anno, e sarà presto oggetto di una seconda tornata di prove per verificare la crittografia e le nuove funzioni avanzate.

L'App Serval Mesh è letteralmente rivoluzionaria, gratuita, open-source e, anche se ancora sperimentale e in fase di sviluppo, già ora permette di comunicare tra SmatPhone permettendo comunicazioni anche in assenza di ripetitori per i telefoni e altre infrastrutture di rete.

Guarda un video con la dimostrazione pratica dell'ultima versione 0.90.1 di Serval Mesh dove viene prima effettuata una chiamata voce, poi lo scambio di messaggi testo e infine l'invio di una foto :



giovedì 10 gennaio 2013

Cosa ci sarà dopo il Wi-Fi? Il "luminoso" Li-Fi

Nuovi sistemi di telecomunicazioni, basati sulla modulazione dei segnali luminosi emessi dai LED, sono in fase di studio: le reti wireless, in questo modo, potrebbero davvero diventare onnipresenti.

Futuro luminoso - Il futuro è sempre più senza fili, ma se da un lato c’è l’indubbia comodità di questi sistemi di trasmissione, dall’altra c’è la paura serpeggiante che tutte queste onde elettromagnetiche possano dimostrarsi nocive per l’uomo. Per questo, a breve il Wi-Fi potrebbe essere rimpiazzato, o quantomeno affiancato, da altre tecnologie, basate su principi fisici differenti: tra queste, ne sta emergendo una più promettente delle altre, il cosiddetto Li-Fi.
E luce fu… - Il nome - che è un mix delle parole “Light” e “Wi-Fi” - è stato coniato dal professor Harald Haas dell'Università di Edinburgo che ha messo a punto un sistema di trasferimento dati attraverso minime variazioni dell’intensità luminosa degli ormai onnipresenti LED. Queste alterazioni sono così infinitesimali che l’occhio umano non è neppure in grado di percepirle, mentre un semplice sensore fotoelettrico riesce addirittura a quantificarle e a convertirle in sequenze di bit. Il prototipo ideato in Scozia riesce a raggiungere una velocità massima di 10 Megabit al secondo e, con una serie di accorgimenti e miglioramenti, verrà tranquillamente decuplicata in pochi mesi. I ricercatori della nota azienda tedesca Siemens hanno già sviluppato un sistema analogo, che però sfiora i 500 mbps ad una distanza massima di 5m. I due progetti, quindi, potrebbero convergere nella definizione di un nuovo standard per le telecomunicazioni.

lunedì 7 gennaio 2013

Da oggi tutte le informazioni viaggiano con te grazie Seagate Wireles Plus

 Seagate Technology annuncia, in occasione del CES 2013, il nuovo Seagate Wireless Plus.


Progettato per lo streaming wireless dei contenuti da e verso un massimo di otto smartphones o tablets, con spazio di archiviazione fino a 500 film in alta definizione, questo nuovo hard drive wireless è destinato a ridisegnare ed estendere i limiti della mobile lifestyle.
Seagate Wireless Plus incorpora una batteria che garantisce fino a 10 ore di utilizzo e, grazie all’HD da 1 TB integrato, offre agli utenti la libertà di archiviare e fruire di tutti i contenuti preferiti, ovunque nel mondo, anche durante i viaggi più lunghi, e senza la necessità di una connessione a Internet. L’accesso al Seagate Wireless Plus è possibile attraverso l’app Seagate Media per Apple iOS, Android e Kindle Fire HD, ma anche da qualsiasi device in grado di connettersi ad un network Wi-FI.

venerdì 14 dicembre 2012

wiMAN quando il Wi-Fi è roba da startupperoi

Ricordate i tempi bui del decreto Pisanu che imprigionava il Wi-Fi nei locali pubblici? Da quasi due anni non è più necessario esibire la carta d’identità al gestore per avere la chiave di accesso al router e navigare. Il Wi-Fi è libero ma ancora ingabbiato dall’iter per la registrazione: dammi la password, ti spedisco le credenziali, devi autenticarti, clicca qui e poi lì. Procedure lunghe, burocratiche, fastidiose, soprattutto quando si ha poco tempo. Così spesso si getta la spugna. E se ci si autenticasse all’istante con le stesse credenziali di Facebook, Twitter e Foursquare? Insomma, libero Wi-Fi in libero social. Gli startupper di wiMAN ci credono e si sono lanciati in un’avventura che comincia a dare buoni frutti, con il taglio del nastro di centomila connessioni in tutta Italia.


Come funziona wiMAN? Il target sono i gestori di attività aperte al pubblico: bar, ristoranti, alberghi, spiagge, centri commerciali, eccetera. Obiettivo: creare la rete Wi-Fi social più grande d’Italia. La startup mette a disposizione il router plug&play per creare l’hotspot.  Basta collegarlo alla rete Adsl e registrarlo sul portale. Il router genera una rete privata con chiave wpa2 (per uso interno) e una rete pubblica aperta con nome wiMAN@nomedellocale. Da quel momento tutto è pronto per far navigare i clienti, che potranno autenticarsi in pochi istanti cliccando sull’icona Facebook, Twitter o Foursquare.

sabato 8 dicembre 2012

Scoprire chi usa la nostra rete Wi-Fi con Wireless Network Watcher.

I router più recenti hanno un sistema di protezione crittografico per evitare che degli intrusi accedano abusivamente alla nostra rete Wi-Fi. Se però si ha un prodotto vecchio o se si è disabilitata la crittografia per qualche ragione potrebbe essere utile avere un programma per monitorare gli estranei che approfittino della nostra rete Wi-Fi. I metodi di protezione delle reti Wi-Fi per Windows sono WPA, WPA2, WEP e Autenticazione 802.1X. Per accedere a un segnale Wi-Fi protetto occorre l'inserimento della password quindi la possibilità della presenza di intrusi è quasi inesistente.

Se invece usiamo una rete libera Wireless Network Watcher è un piccolo programma gratuito che ci può dare i dati di tutti i device che sono connessi alla rete che stiamo utilizzando. Si tratta di un piccolo software da 700KB che non ha neppure bisogno di installazione. Dopo la scannerizzazione del computer ci verranno forniti gli indirizzi IP e i MAC Address di tutti i dispositivi collegati alla rete wireless. Dopo aver scaricato Wireless Network Watcher per Windows, essendo in formato ZIP dovrà essere scompattato con il tool nativo di Windows 7/8, 7-Zip o programma analogo. Si fa doppio click sul file .exe e, dopo una rapida scannerizzazione, visualizzeremo questa interfaccia


lunedì 23 luglio 2012

Scanner WiFi Scopre e Analizza tutte le Reti WLAN



Le reti WiFi sono ormai dovunque e per utilizzarle al meglio è molto utile installare e utilizzare un programma "scanner" come il nuovo InSSIDer 2, un ottimo scanner per reti WiFi open-source sviluppato per sopperire al malfunzionamento del noto NetStumbler quando utilizzi Windows Vista o Windows XP a 64-bit.

Con InSSIDer sei in grado di scoprire e verificare qualsiasi segnale radio emesso dalle reti WLAN attive e ricevibili nel punto geografico in cui ti trovi, guarda una video-presentazione :


giovedì 19 luglio 2012

Open Garden - La app che vi regala la connessione wi-fi del vicino!


Per chi viaggia e cerca un accesso ad Internet gratuito sarà felice di sapere che è stata recentemente rilasciata una app sviluppata da Open Garden (una società di San Francisco) che permette agli utenti di condividere gratuitamente l'accesso mobile alla rete con altre persone (nelle vicinanze) che hanno installato la stessa applicazione.

mercoledì 18 gennaio 2012

Access Point WiFi alimentato dalla rete LAN

                             

Oggi vi voglio parlare della nuova tecnologia che sta prendendo largo fra tutti i produttori di soluzioni per reti WiFi e cablate. Questa tecnologia si chiama Power Over Ethernet ( POE )ed è il nuovo metodo di trasmettere piccole correnti attraverso un semplice cavo LAN alimentando quindi tutti i dispositivi collegati a lui.

Questa nuova tecnica di alimentazione sta rivoluzionando tutte le reti più complesse e difficili da cablare, infatti grazie al POE potremmo magari avere un‘Access Point WiFi all’interno della nostra stanza senza dover avere la presa della corrente nelle sue vicinanze. Quindi con un’estremo risparmio di spazio e di brutte canaline per far passare tutti i cavi della corrente, non parliamo degli enormi trasformatori che devono portare la nostra tensione 220V a quella di lavoro dell’Access Point.