Pagine

Questo Blog non è compatibile con Internet Explorer 8. Usare un navigatore alternativo per una visualizzazione ottimale
Visualizzazione post con etichetta Salute. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Salute. Mostra tutti i post

domenica 27 luglio 2014

Sense, il sensore per monitorare la stanza in cui dormirete

Sense

Dormire è una delle fasi della giornata più importanti. Se non avviene in modo corretto, con continui risvegli durante la notte, la mattina seguente saremo ancora più stanchi e diventerà un’impresa affrontare la giornata. A tal proposito una startup, che si chiama Hello, ha prodotto Sense.

Questo sensore ricorda i deodoranti da interni. Ma Sense non contiene liquidi, bensì dell’hardware utilizzato per monitorare la stanza in cui dormiamo. Il sistema è composto da due parti: un sensore da posizionare sul cuscino e un’unità centrale da appoggiare sul comodino.

martedì 22 luglio 2014

Il paleo-dentifricio di 2000 anni fa

NewImage

Il suo nome scientifico è Cyperus rotundus, ma chi lavora la terra la conosce come erba pepa, zigolo infestante, quadrella: è una pianta infestante difficile da debellare, tanto diffusa e fastidiosa da meritarsi il soprannome di "peggiore erbaccia del mondo".

Se non puoi estirparla... mangiala. Anziché combatterla, i nostri antenati la ingerivano, e a giudicare dallo stato dei loro denti si direbbe avessero ragione loro. Tracce del consumo di questa pianta sono state trovate nella placca dentale di una comunità agricola vissuta a Al Khiday, in Sudan, 2 mila anni fa.

Sempre nel piatto. Le analisi del materiale trovato tra i denti dei 20 scheletri fanno pensare che l'erba pepa fosse un elemento costante della loro dieta, benché a quell'epoca le tecniche agricole fossero già piuttosto avanzate, e quelle popolazioni avessero a disposizione cibi ben più allettanti. Il motivo della strana preferenza alimentare si evince forse dalle condizioni del "sorriso" dei resti esaminati.

domenica 20 luglio 2014

NOVARTIS E GOOGLE INSIEME PER LENTI A CONTATTO CON TECNOLOGIA "SMART"

L’ accordo è il primo passo in un percorso di evoluzione tecnologica avviato da Novartis per la gestione di diverse patologie.


Foto: Google Inc

Google e Novartis insieme per lavorare su una lente a contatto intelligente che controlla i livelli di zucchero nel sangue e corregge la visione, l'ultimo di una serie di prodotti tecnologici destinati per controllare le funzioni del corpo.

Le lenti intelligenti, che Google ha presentato nel mese di gennaio, sono parte di un numero crescente di tecnologie e prodotti software indossabili utilizzati per monitorare la salute e fitness. Il mese scorso, Google ha debuttato la sua piattaforma Google Adatta a monitorare i parametri di salute, come il sonno e l'esercizio fisico, sui dispositivi che eseguono il suo sistema operativo mobile Android.

Le lenti intelligenti contengono un minuscolo sensore che trasmette i dati sul glucosio contenute nel liquido lacrimale con una altrettanto minuscola antenna.
Il monitoraggio dei livelli di glucosio attraverso le lenti potrebbe rivelarsi più facile e più completo rispetto alle tecniche attuali, che generalmente richiedono i diabetici a pungere le dita per le gocce di sangue.

sabato 23 febbraio 2013

XPRESSION, ARRIVA L'APP CHE CAPISCE IL TUO UMORE. DAL SUONO DELLA VOCE

                             

Dalla tua voce si può capire l'umore. Nasce così Xpression, l'app che registra quello che dici e capisce veramente come ti senti. L'applicazione per smartphone, rilevano gli esperti, può essere particolarmente utile per i pazienti depressi o con disturbi d'ansia, pazienti cui spesso il terapista chiede di annotare i cambiamenti di umore quotidiani su un diario.


mercoledì 6 febbraio 2013

Gli organi si stamperanno in laboratorio

Con una stampante 3D in Scozia sono riusciti a creare ammassi di cellule embrionali staminali umane. La tecnica potrebbe essere usata per produrre organi artificiali


È la nuova frontiera della stampa 3D, altro che pentole, pezzi di ricambio e oggettini artistici: gli scienziati della Herriot-Watt University di Edimburgo sono riusciti a stampare in laboratorio ammassi tridimensionali di cellule staminali embrionali umane, che dopo il processo sono rimaste vitali, capaci di riprodursi e formare cellule specializzate. Secondo gli autori della ricerca, pubblicata sulla rivista Biofabrication, questa tecnica potrebbe portare alla fabbricazione di tessuti bioingegnerizzati simili a quelli organici e, in futuro, di organi artificiali costruiti ad hoc per pazienti specifici.

La produzione di campioni di tessuto umano è una sfida che appassiona da tempo i ricercatori. I tentativi fatti finora prevedevano la costruzione di una sorta di impalcatura attorno a una coltura di cellule staminali, che venivano in questo modo forzate a crescere in una struttura rigida. Ma i risultati erano spesso approssimativi e imprecisi: la nuova tecnica permette invece di depositare, strato dopo strato, goccioline di staminali di diametro uniforme in modo più economico, più veloce e più semplice rispetto ai metodi precedenti.

sabato 26 gennaio 2013

"LA CHEMIO PUÒ PEGGIORARE IL CANCRO": LO STUDIO CHOC DEGLI SCIENZIATI USA


Dopo decenni di utilizzo della chemioterapia per sconfiggere le cellule tumorali, uno studio del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle potrebbe segnare la svolta per sperimentare definitivamente cure alternative. Secondo quanto riportato sulla rivista Nature, la chemioterapia potrebbe stimolare nelle cellule sane attorno a quelle tumorali la secrezione di una proteina che renderebbe immune in tumore ai trattamenti medici.

lunedì 7 gennaio 2013

Obesità: ecco la valvola per svuotare lo stomaco

Inseguire il sogno di poter mangiare tutto quello che si vuole senza ingrassare rischia ormai di generare idee mostruose. Come quella, arrivata dagli Stati Uniti, di svuotare lo stomaco appena si è riempito. Svuotarlo per davvero, attraverso una cannula che porta il cibo all'esterno, prima che venga assorbito, circa venti munuti dopo il pasto. È il principio del nuovo sistema brevettato da tre medici americani, presentato dalla rivista New Scientist e prodotto dall'azienda Aspire Bariatrics di Philadelphia.

 
Il sistema consente di aspirare e rimuovere circa il 30 per cento del cibo dallo stomaco (lasciando al corpo il resto delle calorie di cui necessita), grazie ad una pompa collegata con una valvola chirurgica installata sulla parete addominale esterna. Il tutto viene inserito nello stomaco con un intervento meno invasivo di quelli di chirurgia dell'obesità, come il bypass gastrico, non necessita di anestesia generale, e può essere fatto in ambulatorio nel giro di un paio d'ore. Quando si vuole procedere con l'aspirazione, il paziente apre la valvola posta sulla parete esterna dell'addome, grande quanto un gettone, la collega ad uno strumento piccolo e portatile contenuto in una borsetta, e procede con l'aspirazione, che regola lui stesso. Il processo che dura 5-10 minuti e deve essere fatto dopo ogni pasto, quindi almeno tre volte al giorno all'inizio. Qui il video che spiega tutta la procedura.

lunedì 17 dicembre 2012

La pastiglia "digitale"

La FDA (Food and Drug Administration) ha approvato l'utilizzo della cosiddetta pillola digitale, un sensore che, una volta ingerito permette di monitorare e di comunicare al medico l'avvenuta ingestione di un farmaco e l'eventuale comparsa di reazioni avverse.

La azienda produttrice (Proteus Digital Health) afferma che il sensore, ideale per malattie quali la schizofrenia, la sclerosi multipla e altre malattie neurodegenerative, inizierà presto le procedure necessarie per essere approvata anche in Europa.

Riassumiamo il concetto base di questa procedura.


Il sensore (di piccole dimensioni, non assorbibile e non digeribile) può essere  assunto separatamente o direttamente integrato in una pillola inerte. Una volta ingerito le informazioni vengono trasmesse usando come ponte una sorta di cerotto che rileva la presenza del sensore entro una certa distanza. Il cerotto contiene a sua volta dei microrilevatori in grado di misurare la frequenza cardiaca, la posizione del corpo (verticale o orizzontale) e l'attività; tutte queste informazioni vengono inviate al cellulare del paziente che grazie ad una specifica App vengono a loro volta inviate al personale interessato.

giovedì 13 dicembre 2012

Vaccinarsi senza più paura della puntura

                            
 
E' di poche settimane fa la notizia della acquisizione da parte del gigante farmaceutico Merck della licenza di Nanopatch®, un sistema senza ago per la somministrazione di vaccini.
Il sistema sviluppato da una biotech australiana, la Vaxxas, verrà usato per uno dei vaccini di nuova formulazione della Merck.

Volendo sollevare obiezioni di natura filosofica non è completamente vero che il sistema è senza puntura. Tuttavia, come sotto descritto, la dimensione microscopica della puntura e l'assenza della parte cava tipica di un ago spiega perchè sia assimilabile concettualmente ad un sistema ideale anche per il più pauroso dei soggetti da vaccinare.
Vediamo di cosa si tratta.
Il Nanopatch consiste di una superficie (più piccola della SIM di un telefonino) su cui sono fittamente raggruppati (> 20 mila/cm2) degli aghi lunghi 110 μm (0,1 mm) ricoperti di vaccino. Aghi non cavi quindi e di dimensioni così ridotte (ma sufficienti per penetrare il derma) da non essere percepibili .

                                                 (®Wiley-VCH Verlag)

(c-d) la barra dimensionale corrisponde a 50 e 10 µm, rispettivamente. Le mini protuberanze sono state spruzzate con un getto di azoto ad asciugatura rapida che permette di distribuire l'antigene in modo uniforme e stabile sulla superficie,
(e-f) e (g-h) mostra la superficie prima e il dopo il trattamento della cute. La porzione di rivestimento (antigene+adiuvante in rosso) è stata correttamente trasferita.

lunedì 10 dicembre 2012

TED Talks - Killingsworth: Essere felice ? Stai nel presente



Quand'è che gli esseri umani sono più felici ?

Per raccogliere dati sull'argomento, Matt Killingsworth ha costruito un'app, Track Your Happiness, che permette di registrare le emozioni delle persone in tempo reale.

SCOPERTA LA 'MOLECOLA DELLA CAREZZA': VIENE ATTIVATA SE STIMOLATA AL TATTO

                             

Scoperta la 'molecola delle carezze', si chiama 'NOMPC' e se la si disattiva si perde la sensibilità al tocco gentile di una mano che sfiora la pelle. A scoprirla, studiando le larve del moscerino della frutta, un team di neuroscienziati dell'università di San Francisco diretto da Yuh Nung Jan. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature.


domenica 9 dicembre 2012

Jawbone Up: bracciale Hi-Tech

Nel mondo sempre più tecnologico che ci circonda riusciamo a trovare spesso oggetti o strumenti, che data la tecnologia utilizzata ci sembrano cose venute dallo spazio. Lo strumento di cui andremo a parlare è proprio questo, un oggetto quasi “spaziale” che può aiutarci a capire meglio cosa fa e come lavora il nostro corpo lungo il corso di un’intera giornata.

Si chiama Jawbone UP ed è un bracciale che può veramente cambiare le nostre abitudini quotidiane. Come? E’ presto detto. Jawbone UP è un bracciale Hi-Tech di quelli che attirano l’attenzione al solo guardarli. Non perché tempestato di pietre preziose, ma per come è stato realizzato. Questo bracciale Hi-Tech in tessuto gommoso molto resistente, la stessa azienda produttrice assicura che resisterà anche alle intemperie più estreme, è un vero agglomerato di tecnologia e design all'avanguardia.

Ma a cosa serve veramente Jawbone UP? A capire come si comporta il nostro corpo durante una nostra giornata tipo, tenendo in memoria alcuni parametri ritenuti importanti, al fine di garantirci un’ottima salute. Questi parametri sono: le ore di sonno accumulate, le calorie smaltite e quelle incamerate, i movimenti fatti dal nostro corpo e molto altro. Tenere traccia delle nostre ore di sonno o capire se abbiamo smaltito le calorie acquisiste dai nostri pasti, non sarà mai più una cosa complicata. Jawbone Up, attraverso i suoi sensori, riuscirà a “ricordare” tutto ciò che abbiamo fatto durante la giornata, mangiato, dormito, camminato, tutto ciò che ci permette di bruciare calorie sarà tenuto in considerazione.


mercoledì 5 dicembre 2012

ALLURE, IL TESSUTO A 'INFRAROSSI' CHE COMBATTE LA CELLULITE


 Arriva un tessuto rivoluzionario per la lotta alla cellulite, comodo per l'intimo, ma anche per andare al mare o fare sport. Si chiama Allure ed è prodotto dall'azienda di ricerca comasca Tessitura Taiana, che ne annuncia la nascita in una nota. Il nuovo materiale rivendica «il primato di contrastare l'odiata pelle a buccia d'arancia, grazie all'emissione di radiazioni infrarosse». Allure è stato presentato nei saloni internazionali di Cannes e di Monaco di Baviera.