C’è tanta acqua attorno alla giovane stella DG Tau, e potrebbe essere pari a quella di centinaia o forse migliaia di oceani terrestri. A scoprire la sua presenza, sotto forma di vapore, nel disco composto da grani di polvere e gas che la circonda è stato un gruppo internazionale di ricercatori guidato da Linda Podio dell'Università di Grenoble e associata INAF, a cui partecipano Claudio Codella dell'INAF-Osservatorio Astrofisico di Arcetri e Brunella Nisini dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Roma, sfruttando le osservazioni condotte dal telescopio spaziale Herschel dell’ESA.
Il video con l'intervento di Linda Podio, giovane ricercatrice italiana associata INAF che ha guidato la scoperta.
La stella DG Tau, situata in direzione della costellazione del Toro e distante da noi circa 450 anni luce, ha pochi milioni di anni ma tra alcuni miliardi di anni potrebbe diventare come il Sole e dal suo disco circumstellare si potrebbero formare pianeti, asteroidi e comete, in analogia al nostro Sistema solare. La ‘caccia all’acqua’ in questo ed altri sistemi simili diventa assai importante perché la presenza di questo composto può essere un indizio di condizioni favorevoli all’insorgenza della vita.
Il video con l'intervento di Linda Podio, giovane ricercatrice italiana associata INAF che ha guidato la scoperta.
La stella DG Tau, situata in direzione della costellazione del Toro e distante da noi circa 450 anni luce, ha pochi milioni di anni ma tra alcuni miliardi di anni potrebbe diventare come il Sole e dal suo disco circumstellare si potrebbero formare pianeti, asteroidi e comete, in analogia al nostro Sistema solare. La ‘caccia all’acqua’ in questo ed altri sistemi simili diventa assai importante perché la presenza di questo composto può essere un indizio di condizioni favorevoli all’insorgenza della vita.