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Visualizzazione post con etichetta Nanotecnologie. Mostra tutti i post
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domenica 20 luglio 2014

NOVARTIS E GOOGLE INSIEME PER LENTI A CONTATTO CON TECNOLOGIA "SMART"

L’ accordo è il primo passo in un percorso di evoluzione tecnologica avviato da Novartis per la gestione di diverse patologie.


Foto: Google Inc

Google e Novartis insieme per lavorare su una lente a contatto intelligente che controlla i livelli di zucchero nel sangue e corregge la visione, l'ultimo di una serie di prodotti tecnologici destinati per controllare le funzioni del corpo.

Le lenti intelligenti, che Google ha presentato nel mese di gennaio, sono parte di un numero crescente di tecnologie e prodotti software indossabili utilizzati per monitorare la salute e fitness. Il mese scorso, Google ha debuttato la sua piattaforma Google Adatta a monitorare i parametri di salute, come il sonno e l'esercizio fisico, sui dispositivi che eseguono il suo sistema operativo mobile Android.

Le lenti intelligenti contengono un minuscolo sensore che trasmette i dati sul glucosio contenute nel liquido lacrimale con una altrettanto minuscola antenna.
Il monitoraggio dei livelli di glucosio attraverso le lenti potrebbe rivelarsi più facile e più completo rispetto alle tecniche attuali, che generalmente richiedono i diabetici a pungere le dita per le gocce di sangue.

mercoledì 16 gennaio 2013

La sonda da inghiottire

                          

Dai ricercatori del Massachusetts General Hospital di Boston arriva una nuova tecnica endoscopica ad alto contenuto tecnologico, una sonda facile da inserire e capace di produrre una rappresentazione 3D dell'esofago così da facilitare la diagnosi di una grave condizione patologica nota come esofago di Barrett.

Un sistema non nuovo né originale, quello di usare micro e nano-macchine per le attività diagnostiche in endoscopia, e che nel caso della nuova sonda statunitense è stato specificatamente studiato per verificare la conformazione delle pareti dell'esofago e l'eventuale presenza di lesioni ai tessuti.

Economica e non invasiva, la "pillola" viene inghiottita dal paziente mentre è collegata a un computer tramite cavo ottico: durante la discesa, la sonda "fotografa" sezioni dell'esofago tramite luce infrarossa inviando i dati al computer.



Le informazioni vengono infine sfruttate per ricostruire una rappresentazione tridimensionale dell'esofago, una rappresentazione che il medico potrà studiare per verificare l'eventuale presenza di problemi più o meno gravi - esofago di Barrett e non solo.

venerdì 7 dicembre 2012

Quella lente a contatto è un LCD

Più che dagli occhialini trendy spara-advertising, il futuro della realtà aumentata passa dalle lenti a contatto utilizzabili come mini-head-mounted display e capaci di mostrare ogni genere di informazione digitale su schermo. Lavorano a questo genere di tecnologia anche i ricercatori della Ghent University, in Belgio, che hanno appunto presentato un LCD talmente piccolo da potersi integrare in una lente a contatto.



L'LCD realizzato dall'università europea è ricurvo, questa la principale novità della ricerca, e in tal modo il display può occupare l'intera superficie della lente a contatto. Gli scienziati della Ghent hanno realizzato una forma semi-sferica con cristalli liquidi formati da un particolare polimero conduttivo, soluzione che permette loro di variare il numero di cristalli da impiegare secondo i vari usi a cui dedicare il display-lente.

giovedì 6 dicembre 2012

IBM un nanosemaforo anticontraffazione

                           

Gli scienziati IBM lavorano al nano-bollino anti-contraffazione, un sistema potenzialmente in grado di fornire una risposta efficace al perdurante problema della contraffazione e porre un freno ai suoi effetti sull'economia reale.



Alle particelle d'oro IBM ha ora incluso sfere fluorescenti che emettono un colore rosso, verde o blu, con la peculiarità che queste ultime si organizzano e si posizionano nella nanoforma in maniera casuale: ecco così servita una funzione fisicamente non clonabile o PUF, sostiene IBM, veicolo ideale per l'individuazione di oggetti e beni contraffatti privi della nanoforma di controllo.

martedì 20 novembre 2012

I supermuscoli artificiali di cera e nanotubi


Gli esperti della University of Texas di Dallas lavorano a muscoli artificiali, innesti cibernetici che in un futuro non proprio vicinissimo dovrebbero aiutare l'uomo a compiere lavori usuranti e magari a sostituire parti "difettose" o mancanti come nel caso di un arto amputato.

                  

La base dei nuovi cyber-muscoli statunitensi è composta da nanotubi di carbonio intrecciati a mo' di tessuto, con uno strato di cera a fare da riempitivo fra i singoli nanotubi al centro del filato. La cera si espande enormemente se i nanotubi vengono riscaldati ad alta temperatura, mentre si contrae solidificandosi una volta interrotta la fonte di calore.

venerdì 16 novembre 2012

L’oro cambia colore


Dire che una particolare superficie è rossa sembra una banalità invece il modo in cui noi umani percepiamo realmente il colore di un oggetto è quanto meno incredibile: una superficie rossa infatti non è “rossa” di per sé ma è rossa perché è composta di un materiale che riflette tutti i raggi luminosi tranne il rosso, che invece viene assorbito ed è il colore visto dai nostri occhi.


I ricercatori della University of Southampton hanno usato questo concetto e un processo nanotecnologico basato sulle proprietà di “materiali fotonici nanostrutturati” per cambiare il colore del più ambito e utilizzato tra i metalli preziosi: l’oro.

mercoledì 14 novembre 2012

La fibra che rivela la disidratazione degli atleti

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Abstract:

Realizzare un dispositivo elettronico utilizzando come componente attivo una fibra di cotone è una sfida scientifica molto impegnativa. Grazie all’utilizzo di un polimero conduttivo e attraverso un’opportuna ingegnerizzazione è stato possibile realizzare uno speciale sensore integrabile direttamente nel tessuto ed in grado di misurare la concentrazione salina nel sudore umano.

Conoscere il contenuto di sale nel proprio sudore, per un atleta, significa monitorare il suo stato di affaticamento e quindi la sua prestazione: è infatti dimostrato che i sali nel corpo umano giocano un ruolo chiave nella comunicazione tra nervi e muscoli, un loro calo eccessivo causa un drastico peggioramento nelle prestazioni, con perdita di efficienza e coordinazione. Un sensore elettrochimico integrato nel tessuto che permetta di leggere le concentrazioni di sale nel sudore consentirebbe un controllo “on line” della prestazione e dello stato di forma di un atleta, o di un lavoratore, aprendo nuove prospettive nelle capacità di monitoraggio del nostro stato di forma e di salute.

LA FANTASCIENZA E' DIVENTATA REALTA': MINI-CHIRURGHI ROBOT AL S.ANNA DI PISA


Microscopici chirurghi robot, grandi quanto una monetina, viaggiano nel corpo umano per curarlo dall'interno. Dotati di piccole zampe come insetti o di eliche come sommergibili, si muovono nello stomaco e nell'intestino, per diagnosticare e trattare tumori, o nei vasi, per distruggere i blocchi che ostruiscono il flusso del sangue. Sembrano usciti dal romanzo fantascientifico 'Viaggio allucinante' di Isaac Asimov, ma li hanno ideati i ricercatori della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.

giovedì 20 settembre 2012

Dal nanomondo la rivoluzione dei servizi sul Web


Arriva dal nanomondo la rivoluzione dei servizi sul Web, possibile perché i componenti dei computer stanno diventando sempre più piccoli e a basso costo. E’ questa la direzione nella quale stanno lavorando i laboratori più avanzati del mondo e attivi nel campo delle nanotecnologie e della nano elettronica. ‘’Oggi la tecnologia può fornire incredibili capacità di elaborazione a basso costo’’, racconta Mark Horowitz, del dipartimento di ingegneria elettronica dell'università di Stanford e relatore del convegno sulle nanotecnologie organizzato a Venezia dalla Fondazione Veronesi. La corsa dei transistor è ormai su nanoscala. Da oltre 60 anni le dimensioni dell'elemento di calcolo hanno continuato a ridursi, con l'obiettivo di produrre transistor sempre più minuscoli e performanti. Un ridimensionamento delle componenti base del computer che ne ha cambiato il volto, fino a renderli oggetti protagonisti dei nostri gesti quotidiani, una scalabilità che nella società dell'informazione è ormai data per scontata. Secondo lo studioso sono due le aree in cui sviluppare queste innovazioni ovvero '’quella del computing inteso come servizio, come quello offerto da siti come Google, Wikipedia, Ebay, Amazon e Facebook, e quella degli oggetti smart''. Ad esempio l'integrazione della tecnologia di internet con la navigazione satellitare, '’quella a bordo delle auto e' in grado di raccogliere informazioni sui luoghi che si sta percorrendo utili per chi sta guidando''. Anche i sofisticati ''Google glass'' sono un ''concentrato di tecnologia su nanoscala, con componenti elettroniche nelle lenti in grado di catturare immagini ed elaborarle per ottenere informazioni''.

sabato 28 luglio 2012

La spugna che elimina l'inquinamento idrico

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L'ecosistema di mari e fiumi può essere compromesso dal riversamento di sostanze come il petrolio, che sono difficili da isolare e rimuovere. I ricercatori dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) hanno ideato una spugna capace di assorbire gli oli separandoli dall’acqua e manovrabile con campi magnetici, che potrebbe rappresentare una nuova soluzione al problema dell’inquinamento idrico.

Il nuovo materiale è descritto nell’articolo “Magnetically driven floating foams for the removal of oil contaminants from water” pubblicato dalla prestigiosa rivista dell’American Chemical Society ACSNano, ed è stato ideato dal gruppo Smart Materials coordinato da Athanassia Athanassiou al Center for Biomolecular Nanotechnologies (CBN) dell’Istituto Italiano di Tecnologia a Lecce.

La nuova spugna è realizzata con materiali economici e processi nanotecnologici facilmente riproducibili su scala industriale. Il materiale di base è, infatti, la schiuma di poliuretano, un polimero comunemente usato per il confezionamento degli imballaggi e per l’isolamento termico, il quale è trattato con nanoparticelle di ossido di ferro e di politetrafluoroetilene (noto in commercio anche come Teflon), acquisendo proprietà magnetiche, superidrofobiche e superoleofile.


mercoledì 25 luglio 2012

SkyCube e i tuoi messaggi arrivano dallo spazio

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Un dollaro per dieci secondi nello spazio? Sì, è il prezzo per spedire i tuoi messaggi da centinaia di chilometri sopra le nostre teste e scattare qualche foto al pianeta Terra da lassù. Ti sembra impossibile? No, se il progetto SkyCube riesce a spiccare il volo!


"Hanno già raccolto oltre 12.000 dollari ma ne servono ancora tantissimi per finanziare la missione"

Messaggi da molto lontano - Una nuova sfida è partita su KickStarter, sito internazionale di crowdsourcing (raccolta pubblica di fondi), e stavolta il progetto vuole arrivare davvero lontano… fin nello spazio! SkyCube progetta di far decollare un nano satellite (10x10x10 cm) in grado di orbitare intorno alla Terra e di permettere, a chi finanzia l’iniziativa, di comunicare dall’alto dei cieli tramite apposite applicazioni da installare su iOS e Android, o da usare via Web. E, vista la sua invidiabile posizione, ne approfitta anche per farti scattare delle spettacolari immagini del nostro pianeta.

martedì 24 luglio 2012

Un magnate russo ci renderà immortali entro il 2045

All'inizio del 2012 Itskov sembrava prenderci tutti in giro dopo aver annunciato di voler assemblare la mente umana in un ologramma entro il 2045. Il magnate dei media russi aveva delineato un progetto per rimuovere i limiti fisici della mente umana installandola, dopo la morte, in un avatar autonomo e cosciente. Scopriamo che la pazza idea negli ultimi mesi è andata avanti, incontrando anche il parere favorevole di 30 scienziati, pronti a rendere il cervello umano immortale. In una lettera ai membri della World's Billionaire's List di Forbes, Itskov ha offerto l’immortalità alle 1.266 persone più ricche del pianeta.


 “Molti di voi hanno ottenuto il successo grazie alle vostre idee, sostenendo la scienza, le arti e opere di beneficienza. Vi esorto a prendere atto dell’importanza del finanziare lo sviluppo scientifico nel campo dell’immortalità cibernetica e del mondo artificiale - recita parte del messaggio - tale ricerca ha il potenziale per liberarvi dalla malattia, la vecchiaia e perfino la morte”. Il nome del progetto è “2045 Initiative” perché è entro quella data che il lungimirante magnate e il suo team prevedono di poter consegnare la mente all’avatar che ci rappresenterà oltre la morte. Dopo aver aperto un ufficio a San Francisco per l’estate, il progetto lancerà la sfida anche sui social media per cercare di coinvolgere altri esponenti del mondo scientifico.