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giovedì 7 agosto 2014

Google privilegia i siti sicuri

Se i gestori dei siti non provassero la stessa vocazione di Google nei confronti della tutela della sicurezza dei loro utenti, Google ha pensato di incoraggiarli con la promessa di un miglior ranking, che potrà essere innalzato per i siti che adottassero il protocollo HTTPS.

A confermare quanto già prospettato dal noto Googler Matt Cutts nei mesi scorsi è un post sul blog ufficiale di Mountain View dedicato ai webmaster: "Oltre a lavorare internamente, lavoriamo anche per rendere Internet più sicura su scala più ampia - si spiega - Una grande importanza in questa iniziativa la riveste l'assicurarsi che i siti a cui le persone accedono attraverso Google siano sicuri". In un processo probabilmente accelerato dai timori rispetto alle pratiche di sorveglianza emerse con il Datagate, Google ha dimostrato la propria devozione alla cifratura delle comunicazioni, e vorrebbe che tutti coloro che popolano la Rete si mostrassero solidali.

Per persuadere i gestori dei siti ad aderire alla causa, oltre a mettere a disposizione strumenti e informazioni, Google ha pensato di premiarli: nei mesi scorsi Mountain View ha sondato il terreno con dei test, provando a introdurre l'HTTPS come parametro per gli algoritmi dedicati al ranking del suo motore di ricerca, e ha ottenuto risultati soddisfacenti, tanto da convincerla ad adottare la pratica.

lunedì 17 dicembre 2012

Con Knowledge Graph la ricerca Google diventa più intelligente

                           

Non so se ve ne siete accorti, ma da un po’ di tempo Google è più intelligente.

Con l’implementazione del Knowledge Graph, l’ultimo aggiornamento rilasciato in Italia il 5 dicembre scorso, il motore di ricerca di Mountain View non si limita più a restituire una lista di risultati sulla base della corrispondenza delle parole chiave contenute nella pagina web con la query di ricerca dell’utente, ma analizza contesti, distingue referenti, incrocia la singola richiesta con lo storico delle ricerche precedenti al fine di restituire il risultato più “intelligente”.


Insomma, Google non offre più risultanti, risponde.

Ma per rispondere è necessario che il motore di ricerca “comprenda” la richiesta dell’utente, cioè penetri lo spessore semantico della parola, ovvero sia in grado di associare, a quella che rimane per ogni cervellone elettronico una semplice stringa di caratteri casuali, un referente reale, cioè un oggetto della realtà, cogliendo il complesso sistema di relazioni in cui quel referente è inserito. Una cosa decisamente molto umana.

lunedì 19 novembre 2012

Le 12 linee guida di un internal link building per Blogger.


Le strategie SEO degli webmaster devono per forza mutare secondo i cambiamenti dell'algoritmo di Google. Gli ultimi aggiornamenti Panda e Penguin hanno portato significative novità nell'approccio alla costruzione di un external link building. Soprattutto il Penguin ha colpito duramente quei siti che avevano dei backlink di bassa qualità e con lo stesso anchor text.

E' evidente quindi che bisogna cercare link naturali ottenuti da siti di qualità e posizionati in pagine piene di contenuti. E' sconsigliabile iscriversi a delle directory con il solo scopo di ottenere link a ritroso. Tale pratica oltre a essere inutile potrebbe rivelarsi dannosa.

Un discorso diverso deve invece farsi per i link interni al nostro sito. Su Blogger non abbiamo tutti gli strumenti per creare un link building delle pagine e dei post che pubblichiamo, possiamo però seguire degli accorgimenti per migliorare la qualità del sito agli occhi di Google.