Pagine

Questo Blog non è compatibile con Internet Explorer 8. Usare un navigatore alternativo per una visualizzazione ottimale

giovedì 11 ottobre 2012

Google paga l'hacker che buca Chrome


Google premia ancora una volta il talento di "Pinkie Pie", misterioso hacker col pallino delle vulnerabilità di sicurezza che è riuscito a (ri-)bucare il browser Chrome esponendo una serie di bug che Mountain View è stata parecchio lesta a chiudere.

L'hacker in rosa ha partecipato al contest Pwnium 2, guadagnandosi il primo premio - valore 60mila dollari - con un hack che è riuscito a superare tutte le barriere difensive di Chrome (sandbox delle schede e degli script inclusa) su una macchina a 64-bit (Windows 7) aggiornata all'ultima patch disponibile.

Pinkie Pie si è servito di due diversi "buchi" in Chrome classificati con livello "critical", spiega Google, e il lavoro dell'hacker è servito a Mountain View per rendere ancora più sicuro il suo browser. In tempi record, fra l'altro, visto che una versione aggiornata di Chrome (22.0.1229.94) era già disponibile per Windows, Linux e Mac OS X prima ancora della pubblicazione dei dettagli sui bug.

---------------->

Sia come sia, per Pinkie Pie l'hacking di Google Chrome si stà trasformando in un vero e proprio business professionale: l'hacker aveva già vinto il premio monetario (ancora 60mila dollari) del primo contest Pwnium, anche se in quel caso si era dovuto servire di ben 6 diverse vulnerabilità per superare la sandbox del browser di Mountain View.


Alfonso Maruccia
Articolo distribuito con licenza cc-by-nc-sa

Nessun commento:

Posta un commento