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lunedì 26 novembre 2012

NASA: scoperta rivoluzionaria e storia di Curiosity. Quale sarà? Il 3 dicembre annuncio ufficiale



John Grotzinger, il responsabile della ricerca scientifica effettuata su Marte dalla sonda Curiosity della NASA, l’ha definita come “una scoperta che andrà nei libri di storia” e ora c’è grande attesa per il 3 dicembre, giorno in cui, al convegno della Società geofisica americana, questa scoperta verrà annunciata al pubblico che per ora può solo fantasticare su cosa possa aver scoperto il rover marziano sul Pianeta rosso.

Dopo più di 100 giorni dal suo atterraggio su Marte dunque, Curiosity – 900 chili al decollo, 2.6 miliardi di dollari il costo, 10 strumenti scientifici a bordo – avrebbe scoperto qualcosa di sensazionale nel cratere Gale, luogo delle ricerche prescelto dagli scienziati con la sicurezza che sia il miglior spazio in cui cercare tracce di vita passata. La scoperta sembrerebbe opera del SAM (Curiosity’s Sample Analysis at Mars), che comprende uno spettrografo di massa, un cromatografo di gas e uno spettrografo laser, per trovare composti di carbonio, come il metano, le tracce di idrogeno e di ossigeno.

La speranza nascosta, un po’ da tutti, altra non è che questa, e cioè di trovare qualche traccia che possa ricondurre a forme di vita, passate o presenti, che darebbero ancora più senso ai costi e ai sacrifici sostenuti dall’agenzia spaziale americana. Il team di studio e ricerca rimane comunque molto cauto per evitare che un equivoco possa portare a conclusioni affrettate come già successo in passato, quando le prime misure degli strumenti Sam captarono nell'atmosfera del Pianeta rosso del metano che in realtà non c'era, a causa di un residuo di aria rimasta nella strumentazione proveniente dalla Terra.

Intanto Curiosity, utilizzando l’orbiter Mars Imager a colori, ha già avuto modo di osservare una tempesta di polvere marziana, che ne ha anche prodotto cambiamenti atmosferici facilmente rilevabili come la riduzione della pressione atmosferica. Una tempesta avvenuta a circa 1.350 chilometri da Opportunity, la stazione meteo del rover, studiata per la prima volta dalle missioni Viking del 1970. A più di cinquant’anni di distanza, il 3 dicembre 2012, ne sapremo ancora di più.

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Gianluca Salustri 
Articolo distribuito con licenza cc-by-nc

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