Il genio di Albert Einstein non sara' mai in vendita, ma il suo cervello diventa un'applicazione per l'iPad. Scaricabile per 9,99 dollari.
Grazie all'app sara' possibile vedere immagini dettagliate del tessuto celebrale di colui che ha rivoluzionato la fisica: 350 diapositive accessibili agli esperti come mai avvenuto finora. A ideare l'applicazione e' stato Steve Landers, consulente del National Museum of Health and Medicine di Chicago, che di recente ha ottenuto i finanziamenti necessari a scannerizzare e digitalizzare le immagini di frammenti del cervello di Einstein. ''Mi piace pensare che lui stesso sarebbe stato eccitato dalle potenzialita' di questo progetto'', ha detto Sanders ai media americani. In realta' c'e' stato un acceso dibattito su quelle che sarebbero state le intenzioni di Einstein, come ha spiegato il consigliere del museo Jim Paglia. ''Sappiamo che non voleva 'un circo' intorno alle sue spoglie, ma credo avrebbe capito il valore della ricerca per la scienza'', ha detto Paglia.
>
Grazie all'app sara' possibile vedere immagini dettagliate del tessuto celebrale di colui che ha rivoluzionato la fisica: 350 diapositive accessibili agli esperti come mai avvenuto finora. A ideare l'applicazione e' stato Steve Landers, consulente del National Museum of Health and Medicine di Chicago, che di recente ha ottenuto i finanziamenti necessari a scannerizzare e digitalizzare le immagini di frammenti del cervello di Einstein. ''Mi piace pensare che lui stesso sarebbe stato eccitato dalle potenzialita' di questo progetto'', ha detto Sanders ai media americani. In realta' c'e' stato un acceso dibattito su quelle che sarebbero state le intenzioni di Einstein, come ha spiegato il consigliere del museo Jim Paglia. ''Sappiamo che non voleva 'un circo' intorno alle sue spoglie, ma credo avrebbe capito il valore della ricerca per la scienza'', ha detto Paglia.
L'applicazione permettera' agli scienziati di studiare la materia grigia del premio Nobel come se la stessero osservando attraverso un microscopio. Dopo la morte del fisico nel 1955, il patologo Thomas Harvey esegui' l'autopsia di Einstein, rimuovendone il cervello nella speranza che i ricercatori futuri potessero comprendere il suo genio. ''La nuova 'app' potra' consentire di scavare ancora piu' a fondo, analizzando le regioni del cervello dove i neuroni sono connessi piu' densamente del normale'', ha aggiunto Philipp Epstein, neuroscianziato di Chicago e consulente del museo.
Max Pollo
Nessun commento:
Posta un commento