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sabato 22 dicembre 2012

Silent Circle, l’app a prova d’intercettazione

Dal mondo della sicurezza informatica arriva uno strumento da fare invidia anche al più fornito degli 007. I numerosi scandali che hanno coinvolto il mondo dell’intelligence statunitense, hanno dimostrato che sono innumerevoli le falle presenti nel sistema di sicurezza internazionale  Un tema, quello della protezione della privacy, che riguarda anche il nostro Paese dove la tutela dei dati personali, sia tra i comuni cittadini che tra i personaggi pubblici, è un argomento all’ordine del giorno.


Da oggi il limite alla privacy ha un nuovo alleato: si chiama Silent Circle ed è un sistema di crittografia per proteggere diverse forme di corrispondenza elettronica: chiamate vocali e video, SMS ed e-mail potranno essere create in totale sicurezza. Per usufruire del servizio, ideato e sviluppato da Philip Zimmermann, lo stesso creatore del celebre software di crittografia e firma digitale per la posta elettronica più usato al mondo, Pretty Good Privacy, l’utente dovrà scaricare sul proprio smartphone due applicazioni gratuite – testo e audio – e sottoscrivere un abbonamento di 20 dollari al mese. Per ricevere l’intero pacchetto di sicurezza, il ricevente deve essere munito dell’App Silent Circle, già disponibile per i dispositivi Apple e tra qualche settimana anche per il terminali Android.

L’interfaccia dell’applicazione è molto semplice ed intuitiva, un dailer apparentemente comune che permette di contattare qualsiasi numero via VVoIP con connessione 3G, 4G e Wi-Fi. La conversazione o i file da inviare potranno essere così criptati sul proprio terminale in modo che i dati in uscita siano assolutamente illeggibili per chi li intercetta. Le chiavi di crittografia sono personalizzate e vengono generate automaticamente di volta in volta e successivamente distrutte per ogni comunicazione. Il programma consente all’utente di impostare il limite di tempo entro il quale i messaggi o le conversazioni salvate si autodistruggeranno. Se il software è installato sui dispositivi mobili di entrambi gli interlocutori, l’intera comunicazione viene crittografata; altrimenti, se il software è presente solamente su uno dei due, la chiamata sarà crittografata solo verso i server di Silent Circle.

A pochi giorni dell’uscita dell’App, Silent Circle ha suscitato già numerose polemiche: se da un lato rappresenta un ottimo strumento per tutelare la propria privacy, dall’altro il Governo Usa e la National Security Agency (NSA) denunciano la potenziale pericolosità del sistema che potrebbe cadere nelle mani dei criminali di tutto il mondo.

Gli ideatori dell’App giurano che ciò non accadrà. Dietro la realizzazione di questo software di sicurezza informatica, infatti, c’è un team di 27 professionisti del settore capitanato da Michael Janke, direttore della società Silent Circle e membro per dodici anni del Navy Seal, le forze speciali d’élite della U.S. Navy, impiegate dal governo degli Stati Uniti in conflitti e guerre non convenzionali. Janke, all’epoca della marina militare, riuscì ad assumere nel suo équipe lo stesso Philip Zimmermann, che è considerato oggi il promotore della libertà d’espressione sul web.

                              


Max Pollo

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