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venerdì 15 agosto 2014

Ecco perché Superman viola le leggi della fisica

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Super velocità, super forza, sguardo laser e la capacità di volare, eppure la caratteristica di Superman veramente impossibile sarebbe un’altra. O meglio, a essere fisicamente impossibile sarebbe proprio la fonte dei superpoteri dell’Uomo d’acciaio: la capacità delle sue cellule di assorbire l’energia del Sole. A scoprirlo è stato un gruppo di studenti di fisica della University of Leicester, che in un articolo apparso sul Journal of Physics Special Topics ha calcolato la quantità di energia che Superman potrebbe ricavare dalla luce della nostra stella, arrivando alla conclusione che la versione raccontata nei fumetti della DC violerebbe la legge di conservazione dell’energia.

Facciamo però un passo indietro. Per chi fosse (colpevolmente) all’oscuro della genesi dei poteri di Superman, ecco il retroscena. È in realtà Kal-El, figlio di Jor-El, uno scienziato del pianeta Krypton, che lo ha inviato sul nostro pianeta prima che il loro mondo d’origine fosse distrutto da una violenta esplosione. Perché proprio la Terra? Perché il Sole, la nostra stella, emetterebbe particolari radiazioni elettromagnetiche, capaci di donare poteri semi divini all’organismo di un kryptoniano, e di renderlo praticamente invincibile.

Partendo da questa spiegazione, i giovani fisici di Leicester si sono posti la seguente domanda: facendo conto che i superpoteri di Superman siano fisicamente possibili, l’energia del Sole basterebbe a sostenerli? Decisi a trovare una risposta, si sono quindi messi a fare un po’ di calcoli. Per prima cosa, hanno deciso di valutare quanta energia servirebbe all’uomo d’acciaio per utilizzare uno dei suoi poteri più iconici, ovvero la capacità di volare.

Prendendo come esempio un volo di otto ore a una quota di 30 chilometri, i giovani scienziati hanno stabilito che il supereroe impiegherebbe 207 miliardi di joules solo per contrastare la forza di gravità. Utilizzando una stima di massima della superficie corporea di Superman che sarebbe esposta ai raggi del Sole, hanno quindi calcolato che avrebbe a disposizione circa 1.096 joules al secondo dalle radiazioni solari. Dati alla mano, il suo organismo dovrebbe quindi avere un’efficienza del 650.000% nello sfruttare l’energia solare. In altre parole, per volare Superman utilizzerebbe molta più energia di quanta ne potrebbe ricavare dal Sole, ma questo violerebbe la legge di conservazione di energia.

“Esistono altri modi in cui potrebbe ottenere l’energia che gli serve”, spiega Jason Watson, studente ventunenne che ha partecipato allo studio. “Oltre alle radiazioni elettromagnetiche, il sole emette anche neutrini, e milioni di queste particelle attraversano costantemente il nostro corpo. Forse Superman ha trovato un modo per sfruttare i neutrini come fonte energetica, ma ancora non sappiamo come questo potrebbe essere possibile”. E chissà se lo sapremo mai…


Simone Valesini 
Articolo distribuito con licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported License.

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