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martedì 8 gennaio 2013

Scrubba, la lavatrice tascabile


Chi è sempre in giro, ama viaggi lunghi e in luoghi isolati o semplicemente non ha un buon rapporto con le comuni lavatrici non potrà che tirare un sospiro di sollievo: Scrubba è infatti la soluzione definitiva per gli assatanati backpacker, quelli che zaino in spalla e via. Si tratta di una lavatrice da tasca. Un sacco intelligente per giramondo che permette di lavare i propri vestiti ovunque e in qualsiasi situazione. A vederlo da fuori, sempre proprio una busta di plastica: ultraleggero (pesa un etto e mezzo o poco più, quanto un paio di jeans), si ripiega facilmente e s’infila ovunque. Insomma, il suo influsso in valigia è pari a zero e vi consente di limitare il bagaglio a due o tre cambi anche per molti giorni.

L’idea è venuta all’australiano Ashley Newland mentre scalava il Kilimangiaro. Tutto quello che bisogna fare è versare una quantità minima di detersivo per i panni e due litri d’acqua. Poi, ovviamente, i vestiti da lavare. Il passaggio successivo consiste nel chiudere la borsa, appoggiarla su una superficie rigida e strofinare, come facevano le bisnonne ai lavatoi dei paeselli, per mezzo minuto. Ripetendo il ciclo in base allo stato in cui sono ridotti i vostri abiti e scegliendo le superfici più adatte per delicati o sporco intenso. La biancheria intima e le t-shirt sono fra i capi più indicati, viste le dimensioni. Ma chi l’ha provata assicura che ci si può passare di tutto: “ Dovunque andiate a far trekking, campeggiare, in crociera o in viaggio di lavoro, Scrubba è il miglior modo di lavare gli abiti mentre si viaggia – dicono dalla start-up all’altro capo del mondo – leggera, compatta, non ha bisogno di energia elettrica e, soprattutto, ti fa risparmiare un sacco di soldi”. Non male, se si pensa che ogni lavaggio in un automatico (quando si trova) costa fra i 5 e gli 8 euro.

Il concetto di fondo – brevettato in Australia e Nuova Zelanda, in attesa di registrazione per il resto del mondo – è dunque miniaturizzare e comprimere in una busta chiusa da 60 x 30 cm la vecchia tecnica della tavola e dell’olio di gomito, quella appunto degli antichi lavatoi pubblici. Non è un caso se la scorsa primavera il progetto ha sbancato su Indiegogo, raccogliendo 22mila dollari a fronte dei duemila richiesti in partenza. Ora il processo di sviluppo è concluso e Scrubba è finalmente in vendita sul sito ufficiale (fra l’altro, con spedizione gratuita in tutto il mondo): costa 45 euro, mentre ne servono 75 per il completissimo kit del viaggiatore. Insomma, non avrete più scuse se la vostra t-shirt preferita, come nel video sotto, non se la passa proprio benissimo.



                          


Simone Cosimi
Articolo distribuito con licenza cc_by_nc_nd

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