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martedì 11 dicembre 2012

IBM, la nanofotonica entra in fabbrica


Dopo aver completato il suo kit di nanofotonica, IBM dice ora di aver compiuto un altro passo fondamentale per l'adozione della rivoluzionaria tecnologia, che usa i segnali luminosi per trasmettere dati fra apparati elettronici, nei moderni processi produttivi per transistor e chip al silicio.

Il nuovo avanzamento tecnologico, dice Big Blue, "permette l'integrazione di componenti ottici differenti accanto ai circuiti elettrici su un singolo chip di silicio - per la prima volta in una produzione standard di semiconduttori a 90 nanometri".

IBM spiega di aver trovato il modo non solo di dimostrare la fattibilità dei componenti ibridi elettico-fotonici, ma anche di integrare tutta una serie di componenti accessori tesi a facilitare, velocizzare e ottimizzare l'utilizzo dei segnali ottici come mezzo di comunicazione e trasferimento di dati in formato digitale.

I processi di produzione standard (CMOS) usati da IBM per la sua ricerca dimostrano la possibilità di trasferire dati a un bitrate superiore ai 25 Gbps, dice la corporation statunitense, con in più la possibilità di usare lunghezze d'onda multipla sulla stessa fibra ottica grazie a un "nanomultiplex" capace di suddividere i diversi tipi di segnale in entrata. In tal modo, sostiene IBM, è assicurata la possibilità di scalare verso l'alto la velocità delle comunicazioni digitali ottico-elettroniche per trasferire "Terabyte di dati" tra parti distanti dei sistemi informatici.

La nanofotonica mantiene la promessa di far progredire la tecnologia di comunicazione per server, datacenter e supercomputer, dice IBM, e ora - "dopo più di una decade di ricerche" - la nuova promettente tecnologia di trasmissione dati è "pronta per lo sviluppo di applicazioni commerciali".

                               


Alfonso Maruccia
Articolo distribuito con licenza cc-by-nc-sa

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