Esiste o non esiste? Esiste. Kuratas, il robottone della Suidobashi Heavy Industry che tanto scalpore ha suscitato questa estate ha accolto i visitatori del Maker Faire Tokyo 2012: alto quasi 4 metri, questo mecha con cabina di pilotaggio realizzato dall’artista giapponese Kogoro Kurata, pur con qualche problema tecnico (che evito di citare nel dettaglio per evitare di stimolare ulteriormente la fantasia dei cacciatori di bufale) non ha mancato di lasciare tutti a bocca a aperta...
Kogoro è un maker diventato famoso negli anni per creazioni come la Fiat 500 cingolata, la replica in scala 1:1 di un Votoms o per gli interni post apocalittici della pizzeria di culto Seirinkan a NakaMeguro (al centro di Tokyo). Il robot che ha creato è un mix di tecnologia digitale e analogica (alla fine è sempre un artigiano specializzato nella lavorazione del ferro). Spinto da un motore diesel che gli permette di avanzare a circa 10 Km/h si muove grazie a 30 giunture gestite tramite il software di controllo AE V-sido, sviluppato da Wataru Yoshizaki. È già da alcuni anni che Yoshizaki lavora a questo programma che fra le altre cose permette di pilotare i mecha utilizzando un Kinect della Microsoft. Fino ad ora l'utilizzo era limitato ai piccoli umanoidi stile Robo One, ma grazie al Kuratas questo programmatore ha finalmente potuto coronare il suo sogno di sviluppare il cervello di un vero robot.
Le limitazioni tecniche del Kuratas sono evidenti, ma questo non ha impedito alla Suidobashi Heavy Industry di ricevere richieste da moltissimi geek che non si sono fatti spaventare dal prezzo (circa un milione di euro). Sul sito ufficiale è possibile scegliere colorazione e dotazioni opzionali come le finiture della cabina di pilotaggio. Ci sono anche varie armi disponibili, ma nulla di troppo pericoloso viste le restrittive leggi giapponesi sul tema. Al momento si possono installare lo spara bottigliette di acqua minerale, un martello pneumatico, la mano d’acciaio e una mega pistola giocattolo. Purtroppo è chiaro che ci vorrà quindi ancora qualche anno per vedere un robot stile Gundam in grado di difendere realmente il nostro Pianeta, ma questo non vuol dire certo che il Kuratas non sia un’affascinante passo verso la singolarità.
Kogoro è un maker diventato famoso negli anni per creazioni come la Fiat 500 cingolata, la replica in scala 1:1 di un Votoms o per gli interni post apocalittici della pizzeria di culto Seirinkan a NakaMeguro (al centro di Tokyo). Il robot che ha creato è un mix di tecnologia digitale e analogica (alla fine è sempre un artigiano specializzato nella lavorazione del ferro). Spinto da un motore diesel che gli permette di avanzare a circa 10 Km/h si muove grazie a 30 giunture gestite tramite il software di controllo AE V-sido, sviluppato da Wataru Yoshizaki. È già da alcuni anni che Yoshizaki lavora a questo programma che fra le altre cose permette di pilotare i mecha utilizzando un Kinect della Microsoft. Fino ad ora l'utilizzo era limitato ai piccoli umanoidi stile Robo One, ma grazie al Kuratas questo programmatore ha finalmente potuto coronare il suo sogno di sviluppare il cervello di un vero robot.
Le limitazioni tecniche del Kuratas sono evidenti, ma questo non ha impedito alla Suidobashi Heavy Industry di ricevere richieste da moltissimi geek che non si sono fatti spaventare dal prezzo (circa un milione di euro). Sul sito ufficiale è possibile scegliere colorazione e dotazioni opzionali come le finiture della cabina di pilotaggio. Ci sono anche varie armi disponibili, ma nulla di troppo pericoloso viste le restrittive leggi giapponesi sul tema. Al momento si possono installare lo spara bottigliette di acqua minerale, un martello pneumatico, la mano d’acciaio e una mega pistola giocattolo. Purtroppo è chiaro che ci vorrà quindi ancora qualche anno per vedere un robot stile Gundam in grado di difendere realmente il nostro Pianeta, ma questo non vuol dire certo che il Kuratas non sia un’affascinante passo verso la singolarità.
Francesco Fondi
Articolo distribuito con licenza cc-by-nc-nd
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