Novità dal mondo bancario. Arrivano le prime cassette di sicurezza aperte h 24 con accesso garantito dall'impronta digitale. Le installerà la Cassa Raiffeisen di Lagundo, tre sportelli nell'area di Merano (Alto Adige), che, pioniera in Italia, ha ultimato l'iter autorizzativo del Garante della privacy "per un sistema automatizzato per la gestione delle cassette di sicurezza che consente ai clienti, attraverso l’uso delle impronte digitali, l’accesso tutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24, senza l’intervento del personale dell’istituto di credito".
SEMPLICE SEMPLICE - "Il sistema, sottoposto a verifica preliminare dell’Autorità, non comporta la creazione di un archivio centralizzato di dati biometrici, poiché l’impronta digitale, o meglio il codice numerico da essa ricavato alla prima rilevazione, è conservato esclusivamente nella smart card in possesso del cliente" spiega la nota dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali.
FINALITA' CORRETTE - In pratica il prelievo h 24 funzionerà così: per accedere alle cassette di sicurezza il cliente procederà alla propria “autenticazione” mediante un codice Pin attraverso l'immediato confronto tra la propria impronta digitale e il template memorizzato sulla smart card. Nel dare il via libera al progetto, l’Autorità ha ritenuto "lecito e proporzionato il trattamento di dati biometrici dei clienti", ai quali andrà comunque chiesto "un consenso scritto". "In particolare è lecita – secondo il Garante - la finalità perseguita dalla banca di voler innalzare il livello di sicurezza e poter così coniugare la tutela dei beni conservati nelle cassette con l’utilità di garantire alla clientela un servizio continuativo" e senza che sia prevista "la conservazione dei dati biometrici in archivi centralizzati".
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SEMPLICE SEMPLICE - "Il sistema, sottoposto a verifica preliminare dell’Autorità, non comporta la creazione di un archivio centralizzato di dati biometrici, poiché l’impronta digitale, o meglio il codice numerico da essa ricavato alla prima rilevazione, è conservato esclusivamente nella smart card in possesso del cliente" spiega la nota dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali.
FINALITA' CORRETTE - In pratica il prelievo h 24 funzionerà così: per accedere alle cassette di sicurezza il cliente procederà alla propria “autenticazione” mediante un codice Pin attraverso l'immediato confronto tra la propria impronta digitale e il template memorizzato sulla smart card. Nel dare il via libera al progetto, l’Autorità ha ritenuto "lecito e proporzionato il trattamento di dati biometrici dei clienti", ai quali andrà comunque chiesto "un consenso scritto". "In particolare è lecita – secondo il Garante - la finalità perseguita dalla banca di voler innalzare il livello di sicurezza e poter così coniugare la tutela dei beni conservati nelle cassette con l’utilità di garantire alla clientela un servizio continuativo" e senza che sia prevista "la conservazione dei dati biometrici in archivi centralizzati".
INFORMARE SEMPRE - La Cassa Raiffeisen di Lagundo, angolo teutonico nell'Italia dei Fiorito, ha ricevuto dal Garante la prescrizione "di informare chiaramente i clienti della possibilità di un accesso alternativo alle cassette di sicurezza senza rilevazione delle impronte". Ma c'è da giurare che nel ricco Alto Adige a basso tasso di criminalità l'offerta avrà un suo fascino. E troverà presto imitatori, forse anche ad altre latitudini.
Max Pollo
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